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OSCAR A WILDE PER IL RITRATTO DI DORIAN GRAY
Probabilmente uno dei libri migliori mai scritti, Il ritratto di Dorian Gray è un'opera che mette in evidenza la bellezza in tutte le sue forme. Ma che succede quando la bellezza fa tracollare l'equilibrio mentale di un ragazzo della buona società inglese? Un libro sorprendente, un classico divenuto un must, una sorta di monumento all'arte, intesa come letteratura.
Wilde vuole semplicemente farci vedere che l'arte può essere perfetta, l'essere umano no, a meno di tracolli esistenziali, morali. La bellezza, appunto, la perfezione che nell'arte può essere adempiente a situazioni amorali come omicidio, o imbarazzanti, come il sesso sfrenato, nell'essere umano non riesce a trovare posto, in quanto il compromesso è la vendita della propria anima alla, se posso permettermi, moovida inglese della Londra old style.
Wilde dà vita a personaggi fuori dal comune, da Dorian a Lord Wotton, l'incarnazione del male agli occhi del protagonista. Un libro assolutamente sorprendente non per i temi trattati, ma per come questi suddetti temi vengano rotti, infranti e poi ricostruiti assolutamente magnificamente.
Per l'appunto, da ... OSCAR!