Dettagli Recensione
C come Classico e Capolavoro
Classico.
Questa semplice e spesso usurata parola descrive un romanzo che ha saputo vincere la sfida del tempo, che continua a vendere copie, a stuzzicare la fantasia di migliaia di lettori, rimanendo, nonostante siano trascorsi anche secoli dalla sua pubblicazione, attuale, moderno e godibile.
Tutte queste caratteristiche appartengono appieno al "Conte di Montecristo", una delle più celebri opere di Dumas.
Edmond Dantès, marinaio di Marsiglia, all'apice della gioventù e del successo è assalito dall'invidia e gelosia di alcuni suoi compaesani e, accusato di un inesistente reato politico, viene imprigionato ingiustamente per 14 interminabili anni nel castello d'If.
Prima che le porte della cella si chiudano, Edmond , disperato, domanda " che sia imbastito un giusto processo" ed è dalla mancata risposta a questa doverosa e naturale richiesta che trova luce il motore delle oltre mille pagine del romanzo: la vendetta.
E' questo sentimento a far sopravvivere Dantès agli anni di prigionia e ad aiutarlo, miracolosamente evaso, ad abbattere uno ad uno, con caparbietà, sagacia e astuzia tutti coloro che hanno contribuito a distruggere la sua giovinezza e la sua vita.
Dantès, divenuto Conte di Montecristo, sceglie di applicare la sua personale Legge del Taglione, e gli esiti sono mirabili.
Dumas crea un racconto complesso in cui numerose trame e temi si intrecciano tra loro: la politica, la storia, il diritto, l'amore, l'avidità, la religione. Come tutti i grandi romanzieri egli da forma ad un coacervo di riflessioni, ora toccanti, ora comiche, sulla natura umana, creando un grande affresco della società del XIX ma , oserei dire, di ogni epoca.
Con occhio attento si indagano le convenzioni sociali, i rapporti fondati sull'opportunismo, così come gli sprazzi di affetto sincero e di onestà. La varietà della trama del romanzo è notevole, numerosi sono i livelli di lettura che è possibile trovare nel testo. Ci si può limitare a godere delle avvincenti avventure del Conte di Montecristo o si possono cogliere le infinite riflessioni di cui ogni dialogo, ogni azione si fa custode.
Io mi sono trovato molte volte ad ammirare la poesia di alcuni periodi o l'intelligenza di alcune frasi, cosa che, devo dire, accade piuttosto di rado con i romanzi contemporanei.
Il Conte di Montecristo non è certo una lettura facile, dato anche il volume delle pagine, ma una volta vinta la titubanza iniziale non potrà che meravigliare, anche solo se si vuole una lettura di intrattenimento.
Come ho detto, non è un caso se è divenuto un classico.