Dettagli Recensione
Capolavoro
Siddharta di Herman Hesse è un libro unico. Definita un’opera storicamente rilevante nella letteratura mondiale del novecento, ripercorre la vita di Siddharta, un ragazzo indiano che cerca. Cosa cerca? Cerca se stesso, cerca la sua strada. Partendo dalla vita nel suo villaggio natale, la storia ripercorrerà tutte le tappe e le esperienze che Siddharta farà: misticismo, privazioni, buddhismo, amore, soldi, divertimento, senso di colpa, consapevolezza e infine illuminazione. Dopo numerose peripezie il giovane capisce quindi che la vera consapevolezza non si trova con dottrine e maestri, ma dentro di noi.
Siddharta, protagonista del romanzo, è in un certo senso ognuno di noi. Tutti noi compiamo un viaggio e tutti noi incappiamo, prima o poi, nei vari problemi esistenziali: chi siamo, cosa facciamo e dove andiamo?
Lo stile del libro è elegante e raffinato e ben si adatta all’orientamento spiritualistico del libro.
Questo libro parla quindi dell’inquietudine adolescenziale, del senso della vita, della ricerca di se stessi e della vera pienezza interiore. Ogni persona alla ricerca della pace interiore, deve necessariamente compiere un percorso spirituale e fisico, fare esperienze e meditare. Non esistono scorciatoie che permettano di raggiungere la meta. Proprio per questo Siddharta utilizzerà tutta la sua vita per ottenere questa illuminazione: compirà ogni tipo di esperienze, mediterà su ciò che ha fatto e sempre riuscirà a trovare la giusta strada da solo. Herman Hesse con questo libro vuole mostrare come ognuno di noi possa trovare una pace interiore che non sia solo fittizia: ciò può avvenire solamente tramite conoscenza, dubbio ed esperienze. Ogni esperienza della nostra vita è un mattoncino che si aggiungerà alla nostra casa interiore: bella o brutta, ogni esperienza contribuirà a formarci, a renderci veramente “noi”.
Personalmente mi sento di consigliare questo libro a chiunque cerchi risposte dalla vita. Ognuno lo interpreterà secondo le proprie esperienze e la propria impostazione mentale. A mio parere, persino una stessa persona che lo leggesse in periodi diversi della propria vita potrebbe comprendere particolari nuovi e interpretare il testo in modo diverso.