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Cuore di tenebra
 
Cuore di tenebra 2014-01-15 18:42:43 enricocaramuscio
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    15 Gennaio, 2014
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L’orrore, l’orrore

Siamo sul tratto finale del Tamigi a bordo del Nellie, una iole da crocera, in attesa che la marea cambi per poter percorrere quell'ultimo pezzo di fiume che conduce al mare e agli estremi confini del mondo. Sotto il livido bagliore delle stelle, avvolti da una foschia incombente, seguiamo la calda voce del capitano Marlow che ci guida in esotici e avventurosi ricordi mentre fuori il faro di Chapman splende intesamente e un andirivieni di luci risalgono e scendono la corrente. Le memorie del vecchio lupo di mare ci trasportano così in un altro continente, l'Africa, a bordo del battello di una compagnia coloniale a risalire il corso di un altro fiume per inoltrarci nel cuore tenebroso di una terra inesplorata, in una natura pericolosa e selvaggia come le popolazioni che la abitano. Ma questo lento tragitto fluviale è solo il pretesto per un altro viaggio, quello mentale, storico, antropologico nei più oscuri recessi della natura umana, un percorso crudo e tristemente veritiero tra gli orrori e le efferatezze che una società che ha la pretesa di autodefinirsi civile e progredita finisce per compiere ogni qual volta ci siano di mezzo il potere e il guadagno. Tema centrale di questo breve romanzo di Conrad è infatti una profonda e ben strutturata critica alle mostruosità del colonialismo occidentale, una impietosa denuncia nei confronti dell’ipocrisia di chi si maschera da portatore di civiltà e progresso ma in realtà ha il solo scopo di soggiogare la gente e sfruttare le risorse del territorio. “L’orrore, l’orrore” grida il signor Kurtz in punto di morte pensando alle barbarie commesse in nome di una insaziabile fame di avorio e di dominio. “L’orrore, l’orrore” dovremmo gridare tutti davanti alla consapevolezza che a più di un secolo di distanza nulla è cambiato: Il petrolio ha preso il posto dell’avorio, i caccia militari quello dei traghetti coloniali, la presunzione di poter civilizzare gli altri si è trasformata nella pretesa di dover diffondere una discutibile democrazia, ma le bassezze, le atrocità, i soprusi perpetrati per riuscire a raggiungere vergognosi obiettivi economici e politici non hanno ancora avuto fine e l’umanità appare sempre più come una nave che solca un mare sbarrato da un nero banco di nubi diretta verso il cuore di una tenebra immensa.

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Commenti

9 risultati - visualizzati 1 - 9
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Rollo Tommasi
15 Gennaio, 2014
Ultimo aggiornamento:
15 Gennaio, 2014
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Se hai visto il film tratto dal romanzo - Apocalipse now - mi piacerebbe sapere quali sono, a tuo giudizio, le differenze con il libro (che io non ho letto).


Mi dispiace Rollo ma il film non l'ho visto...a te è piaciuto? Ne consiglieresti la visione?
Ottimo commento. Conrad è davvero un grande scrittore che ha sempre posto il lettore di fronte a temi di grande interesse e attualità.
In risposta ad un precedente commento
Rollo Tommasi
15 Gennaio, 2014
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Si, il film ha fatto storia ed è citatissimo. Personalmente l'ho trovato un tantino lento in alcuni punti e sopravvalutato in altri (la famosa scena della distruzione di ettari di vegetazione vietnamita con il napalm, per stanare i vietcong, che è conosciutissima per essere accompagnata dalla wagneriana "La cavalcata delle Valchirie"). Ma l'ultima mezz'ora - con Charlie Sheen che incontra finalmente chi cercava: il colonnello Kurtz - è qualcosa di strabiliante: la sagoma di Marlon Brando (Kurtz) sempre al buio o in penombra che si comporta da monarca del luogo fa venire i brividi... E quando dice QUELLA frase, ci sei completamente dentro, con la pelle d'oca...
interesante enrico.
se capita lo leggo anch'io.
notte paola
Condivido la tua vibrante riflessione sull'attualità del tema :-)
Bruno
@Anna Maria: Grazie, libri come questo sono davvero intramontabili...
@Rollo: si ne ho sentito parlare ma non sapevo neanche fosse ispirato al libro...mi hai incuriosito, lo guarderò al più presto e ti farò sapere :-)
@Paola: si te lo consiglio...e poi trovi la versione economica della Newton a 99 centesimi
@Bruno: già...purtroppo il tempo passa ma certi atteggiamenti non cambiano mai...
Ciao Enrico! sai che non l'ho mai letto??
interessanti le tue riflessioni
Enrico, mi unisco a tutti i plausi, davvero una recensione intensa.
Ho apprezzato molto il libro così come l'intento di Conrad.

Valentina
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