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L'arte di trattare le donne
 
L'arte di trattare le donne 2014-01-08 22:55:11 gianfranco1
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
gianfranco1 Opinione inserita da gianfranco1    09 Gennaio, 2014
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L'arte di trattare le donne...

Chi non si mai imbattuto nella lettura di aforismi o saggi del filosofo genio Schopenhauer?
Questo piccolo volume di appena 160 pagine sono un concentrato di pensieri filosofici e non, verso le donne per cui consiglio la lettura specie al pubblico femminile accompagnati da molta ironia.
Sebbene non abbia conoscenza ed esperienza approfondita in filosofia, ho trovato la lettura piacevole, scorrevole, i capitoli sono brevi e dotati anche di alcune immagini e per molti tratti molto divertente nonostante l’età di queste scritture.
Il filosofo parla delle donne o meglio della donna a 360 gradi. Gli argomenti trattati sono:
La donna e la sua cultura, la donna e la società, la donna nel matrimonio, i pregi e difetti della donna, l’amore di una donna e infine monogamia e poligamia.
Tutti argomenti nei quali Schopenhauer manifesta tutta la sua misoginia senza tralasciare nessun particolare però a mio avviso nonostante la sua avversione, alcuni argomenti prima citati sono ammorbiditi e non mancano alcuni elogi come per esempio il pregio della donna nel” Vedere le cose come sono realmente” e un altro è quello di considerare la donna come “insostituibile consigliera” per l’uomo. Il resto sono frasi molto discutibili e improponibili oggi ma tra qualche citazione antica ed eccesso maschilista di quel’epoca ci sono delle frasi che fanno meditare.
Per tutti coloro che amano leggere e sorridere.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Schopenhauer

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Commenti

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Gran bella segnalazione, Gianfranco! Non è detto che la filosofia porti necessariamente pesantezza... :-)
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
09 Gennaio, 2014
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Anche io mi associo a Bruno.
Gianfranco...l'autore ci parla nel libro della motivazione al fatto che è misogino?
Grazie, Pia.

14 Gennaio, 2014
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Il Filosofo sarà pure misogino, ma non manca di argomentare il perché delle sue esternazioni. Molte volte, alle prese con una rapida scorsa o con una meditazione tra le righe del Suo libercolo, ho rivisto momenti del mio passato (quindi forse il Filosofo è solo stato parecchio sfortunato in amore, ahahah): questa ostinazione a voler portare (e/o riportare) tutto quanto sempre e nonostante tutto tra i sentieri dell'Eros/Cupido; il tipico errore (o la solita autolimitazione) femminile di considerare "relazione" e "realizzazione" praticamente dei sinonimi l'uno dell'altro (o l'una quale elemento imprescindibile per l'altra); questo continuo tessere trame empatiche e relazionali enfatizzando e drammatizzando anche i momenti di quiete, se non addirittura esasperando quelli di irrequietezza esistenziale, od ancora il soffermarsi sul modo di dire e fare le cose piuttosto che sul loro senso più autentico...
Tutti topoi che, a mio avviso e per esperienza diretta, coinvolgono, riguardano e forse persino "attanagliano" ancora le donne nonostante i numerosi mutamenti sociali.
Sessuologi e i neuroscenziati potrebbero parlare di "Mente Empatica Femminile", ma Schopenhauer ci lavora sopra "di filosofia", ma niente paura: quest'opera va bene come un essai, un piccolo antipasto di letture molto meglio argomentate (anche se di tutto un altro calibro, prettamente scientifico e psicologico), atte a prendere coscienza di come le cose stiano messe a tutt'oggi nonostante i numerosi progressi e di come sia possibile cambiare e migliorarsi, sia che si sia donne che uomini.
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