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La signora della barca. Il ponte dei sogni
 
La signora della barca. Il ponte dei sogni 2014-01-02 09:29:06 C.U.B.
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    02 Gennaio, 2014
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Genji monogatari, capitoli 42-54

Se dovessi esordire con un'equazione, potrei azzardare che il GENJI MONOGATARI sta alla letteratura giapponese come LE MILLE E UNA NOTTE sta alla letteratura araba, solo che il primo e' molto meno conosciuto.
Eppure, se vi appassionaste alla letteratura nipponica, vi rendereste conto che il manoscritto e' citato ovunque, anche da scrittori contemporanei. 
Salvo abbiate la fortuna di acquistare l'ultima e costosissima edizione Einaudi 2012, sappiate che la STORIA DI GENJI in commercio e' in realta' un'opera incompleta, troncata con la morte di Genji al capitolo 41.
Eccoci allora al titolo qui proposto, che racchiude i capitoli dal 42 al 54 dell'imponente opera di Dama Murasaki.
Il volume narra la storia dei discendenti del Principe Genji e, a differenza dei tomi precedenti, ha il vantaggio di concentrarsi su un numero ridotto di protagonisti, non gravando il lettore del peso di decine di nomi impronunciabili e intricate parentele da memorizzare.
Eccoci profondamente  calati nel microcosmo della corte imperiale , sepolti da strati millenari di una luce affascinante, riflessa sulle perle di una collana di rugiada che cinge la corolla di panciuti fiori di gineria.
Incantevoli gli amori che divampano nel racconto, importanti gli approfondimenti che si scoprono pagina dopo pagina sulle usanze, i rituali di questa antica e circoscritta realta'.
Durante la lettura e' essenziale inspirare copiosamente ogni concetto, trattenerlo nei polmoni e dopo l'assuefazione espirare un profumo di fior di susino. E' inevitabile restare  docilmente folgorati di fronte alla gracile ed elegante figura di una giovinetta che , nell'ultimo saluto alle sue montagne, drappeggia desolata ogni albero di un addio per i fiori che non rivedra' mai piu'.

Corposo e dal ritmo amabilmente lento, immergersi in questo romanzo e' immortalare l'attimo in cui il corpo straziato dalla stanchezza di una donna si lascia cadere nell'abbraccio del sonno. Quel momento sospesi nel tempo e nello spazio, senza impatto, secondi scanditi dal fluttuare di una lunga chioma lucente in un piacevole e ameno ristoro lungo quasi cinquecento pagine.

Il libro potrebbe avere un significato compiuto anche se letto singolarmente, ma visto che e' l'ultima parte di un'opera io consiglio di leggerla completa.
Irrinunciabile, a chi piace.
Buona lettura.

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Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
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Bella segnalazione Cub!
Hai proprio ragione,,,,nell'ultimo anno ho trovato citata quest'opera in diversi autori!
brava C.U.B.
non conosco l'opera. mi hai incuriosito.
grazie per la segnalazione
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