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Guerra e pace
 
Guerra e pace 2013-11-21 13:27:20 silvia71
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silvia71 Opinione inserita da silvia71    21 Novembre, 2013
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Guerra e pace

Recensire un colosso come “Guerra e pace” è un'impresa titanica, quasi quanto la sua lettura; dico quindi che esprimerò un giudizio complessivo sul perché reputo esso meriti di essere conosciuto, con la consapevolezza tuttavia che la strada sarà lunga e a tratti ardua per il lettore, prima di poter godere di una splendida visione d'insieme.

Le mani ed il genio di Tolstoj diedero alla luce nel 1869 “Guerra e pace”, cui qualsivoglia tipo di definizione calza davvero stretta.
L'impianto narrativo è strutturalmente complesso, capace di racchiudere sullo sfondo del periodo della campagna napoleonica in terra russa (1805-1815), scene minuziose di battaglie, analisi storiche, riflessioni filosofiche, senza tralasciare una disamina accurata dell'uomo.
Un contenuto abbondante e rigoglioso, che la penna dell'autore riesce ad amalgamare con maestria, utilizzando eventi e personaggi storici reali insieme ad una galleria di uomini e donne di pura creazione, ma figli dell'epoca e della società russa del tempo.

Tolstoj profonde un impegno poderoso nel riportare sulle sue pagine l'aria di guerra che ha stravolto il popolo russo per anni, narrando fedelmente vittorie e sconfitte, strategie adottate dai generali, errori e mancanze; egli non si limita ad analisi puramente tecniche ma si spinge ad analizzare sempre la componente umana di ogni accadimento, giungendo a scrivere pagine intense in cui si ferma a riflettere sul rapporto tra l'azione dell'uomo ed il caso, portando il suo scritto ad astrarre dai singoli eventi narrati per disquisire più in generale sulla Storia.
Sono pagine dal contenuto altissimo, destinate a rimanere documento letterario, latrici di significati ancora validi ai giorni nostri.

La componente umana è sempre presente, resa fulcro dall'autore di ogni evento, in pace ed in guerra; minuziose le descrizioni della vita sociale, degli usi e dei costumi, dell'economia, dei rapporti familiari ed interpersonali, fotografando un mondo scandito da ritmi e consuetudini ataviche, dominato da una cultura di stampo antico ma che sta facendo l'occhiolino all'occidente.
I personaggi sono cesellati in ogni particolare, rappresentando ogni sfumatura dell'animo umano, egoismo, bontà, arroganza, generosità. Uomini e donne di cui l'autore segue l'evoluzione nell'arco dell'intera narrazione, caricandoli di una buona dose di empatia, seguendone le sorti morali e materiali.

Nel panorama letterario mondiale, “Guerra e pace” rimane una montagna alta da scalare, vuoi per la mole vuoi per i contenuti vuoi per lo stile espositivo dell'autore, elegante e raffinato eppure a tratti rigoglioso e impegnativo, un linguaggio perfettamente forgiato per affrontare i temi via via trattati.
Giunti all'epilogo è impossibile non rimanere stupefatti da un simile lavoro, testimonianza di un periodo storico e del pensiero di un autore; la voce di Tolstoj fora l'oggettività delle cronache, per lasciare nero su bianco riflessioni e interrogativi, di natura storiografica, filosofica, culturale, sociale e umana.

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Sei riuscita in questa tua opinione a racchiudere in modo semplice e diretto il senso e la bellezza di un romanzo che è tutt'altro che semplice, per contenuti e per stile, davvero complimenti :-) Io inizia a leggerlo tempo fa ma a causa della sua "importanza" di contenuti e di linguaggio non riuscii a terminarlo. Mi sono però ripromessa di riprovarci :-)
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silvia71
21 Novembre, 2013
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grazie Calzina!
ti capisco.....spero che tu possa riprovarci, perchè è uno di quei testi la cui bellezza si materializza solo alla fine!
Io l'ho letto a "piccole rate" da circa 20 pag al giorno....
Non so quante volte ho provato a leggerlo!Puntualmente,nonostante la buona volontà finisco per arrendermi dopo una 50ina di pagine :(
Tra l'altro,non so se in tutte le edizioni,ma nella mia ci sono parecchi brani in francese non tradotti che mi fanno totalmente perdere il filo!
E'un cruccio per me quest'opera...
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silvia71
21 Novembre, 2013
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ciao Ally!
in merito ai brani in francese, ti capisco! penso che la maggior parte delle edizioni mantenga il testo originale scritto da Tolstoj; certo che potrebbero mettere in epilogo la traduzione......altrimenti si rischiano di perdere dei brani importanti, come una lunga lettera della contessina Maria, proprio nella parte iniziale!
Silvia non è facile introdurre un capolavoro come questo ma tu ci sei riuscita egregiamente e con semplicità...la tua recensione arriva a tutti. Ho acquistato da mesi questo libro ma è ancora sulla libreria che aspetta di essere letto....dovrò proprio farlo. Grazie per avermi incoraggiata alla lettura.
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silvia71
21 Novembre, 2013
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grazie a te Marcella!
La descrizione minuziosa delle battaglie napoleoniche mi ricorda il romanzo «I miserabili». Mi chiedo perché certi grandi scrittori dell'Ottocento decidevano di appesantire la narrazione con digressioni lunghe e superflue.
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Ally79
21 Novembre, 2013
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Devo provare a cercare in rete se ci sono le traduzioni,o arrendermi e comprare una nuova edizione.
Ma prima o poi ce la farò a leggerlo!
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C.U.B.
22 Novembre, 2013
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Io non ci provo nemmeno. Bel commento.
complimenti davvero Silvia, sei riuscita a dare una visione chiara della struttura e dei contenuti di quest'opera titanica...la tua idea di leggerlo a piccole dosi è ottima, quando deciderò di affrontare la scalata userò questo sistema...grazie :-)
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