Dettagli Recensione
Impressionante capolavoro
C’è qualcosa di nuovo, di strano, di straordinario insolito e di magico in ogni paragrafo del libro; come se Bulgakov (o sua moglie) avesse, intenzionalmente, deciso di non far sfuggire la mente del suo lettore, nemmeno per una attimo. Bulgakov inseriva una “inaspettata ed insolita sorpresa”, anche, tra due parole nel suo racconto. Molto attento al dettaglio, lo scrittore non è mai precipitato nelle banalità ne negli stampi consumati da milioni di narratori.
Che legge “Il Maestro e Margherita”, si ricorderà – senza alcun dubbio – decine di scene e di dialoghi anche senza volerlo. Si ricorderà l’incontro e il dialogo del maestro con Margherita, la battuta del gatto a Margherita riguardante la vodka, Frida, l’impiegato statale che chiede un certificato dal diavolo, il progetto di attentato per pugnalare Gesù; si ricorderà ogni attimo e ogni gesto senza fatica alcuna.
Bulgakov ha potuto, semplicemente, stregare la mia mente e la mia immaginazione.
Grazie, anche, alla traduzione di Vera Dridso