Dettagli Recensione
Un'allegoria quantomai attuale...
La "Fattoria degli animali" è un complesso di caricature della società moderna, delle sue ipocrisie, delle false verità, del sistema di potere, che Orwell è capace di riassumere e analizzare in un centinaio di pagine,in modo più che efficace, come non mi era mai capitato di leggere. E' una esplicita esposizione di idee, un concentrato di valori, aspetti e sfaccettature della società di oggi.
Il romanzo, concepito dall’ingegnosa mente di George Orwell , si pone come un’allegoria, in chiave critica, della Rivoluzione russa, che tuttavia può essere letta più in generale come un’allegoria della realtà di oggi, attuale, anche a distanza di decenni. Così gli animali della fattoria padronale si ribellano all’uomo, spietato sfruttatore, ma qualcosa nella rivoluzione va storto, e i poveri animali si ritrovano nuovamente sottomessi, ma stavolta con l’illusione di essere liberi, situazione, a mio giudizio, ancora più sgradevole. Orwell evidenzia quella brama irrefrenabile di possedere di più che è propria dell’uomo, tale che persino chi afferma i più nobili ideali e avanza con le migliori intenzioni, di fronte al potere che gli si prospetta davanti si trova spiazzato, perde i propri riferimenti e, giunti a questo punto si prospettano due possibilità: continuare a sostenere le proprie idee, la libertà di esprimerle e, purtroppo non in molti sono capaci di farlo, o lasciarsi corrompere dalla cupidigia, dall’esaltazione dell’egoismo, e cedere i propri ideali, la vera libertà, in cambio di un illusorio potere. Palla di Neve e Napoleon, i due maiali che si sono affermati come rappresentanti della fattoria, rappresentano esattamente i due atteggiamenti che si possono avere di fronte al “potere”, e purtroppo l’esperienza dimostra che nella triste realtà di oggi, come nella fattoria degli animali, spesso il susseguirsi degli eventi premia chi si abbandona alla cupidigia.
Ma Orwell non si limita a descrivere un particolare aspetto della società, nella storia ogni personaggio, ogni situazione, ogni avvenimento ha un preciso scopo e significato, così Gondrano, il cavallo della fattoria, instancabile lavoratore, rappresenta coloro che si sottomettono al sistema, convinti nella loro ignoranza della propria scelta, ma in realtà ignari dei giochi di potere dei “padroni” che si arricchiscono sulle loro spalle. E ancora Clarinetto, portavoce di Napoleon sfrutta la sua abilità di oratore per illudere gli altri animali della fattoria, convincendoli sulla base di false stime e mezze verità, di essere liberi e uguali, mentre la situazione è del tutto diverso, come per esempio testimonia ironicamente uno dei “comandamenti” imposti dai maiali “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”. E poi ancora altri personaggi, caricature delle varie personalità che vivono in questa falsa realtà, come Benjamin, l’asino che si astiene da alcun giudizio, nonostante la propria intelligenza, poiché apatico, passivo spettatore del suo presente e indifferente di fronte al suo futuro. O Mosè il corvo, che promette agli animali il paradiso, sul “Monte Zuccherocandito”, allegoria di una chiesa ipocrita, assoggettata al potere. Ognuno degli animali ha un suo ruolo nelle società della fattoria e, tutti sembrano impotenti di fronte a un destino infelice, in quanto chi dovrebbe creare il futuro comune (i maiali, che governano la fattoria) è intento a curare i propri interessi.
E' una lettura da cui ho imparato molto. Basta solo andare oltre il sottile velo di ironia e la metafora, per scoprire che ognuno di noi è uomo, "maiale" o un qualunque altro animale della fattoria.
Sta a noi scegliere quale...
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Commenti
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Valentina
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Perfetta, complimenti !