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Aforismi di Oscar Wilde
 
Aforismi di Oscar Wilde 2013-11-10 17:30:33 mariaangela
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mariaangela Opinione inserita da mariaangela    10 Novembre, 2013
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“Only the extraordinary survives.” C. 3. 3.

3 dicembre 1900
Stupisce che la vita di un simile genio dell’anticonformismo e dello scandalo dell’Inghilterra vittoriana possa chiudersi con una triste cerimonia svolta in sordina nella Chiesa di St. Germain des Près. Oscar Wilde verrà sepolto in povertà, accompagnato dall’amico fedele Robert Ross.

Due anni di carcere e lavori forzati per “gross indecency” lo invecchia nel corpo e nell’anima. Ad aspettarlo sempre l’amico Robert Ross.
Tutti godettero delle sue pene, puritani, redattori di giornali, popolo, e anche molti suoi amici.
Tutto gli fu tolto: moglie che morì, madre che morì, figli.

Degenerato, pervertito, scandaloso, sodomita.

Dandy suadente e coinvolgente, stravagante e geniale, in una parola inimitabile, snob nei confronti dell’ipocrita aristocrazia inglese del suo tempo.
Da dandy elegantissimo, Oscar Wilde passa attraverso Oscar Wilde e diventa Sebastian Melmoth, veste male, da poveraccio, vive squallidamente in una stanza dell’Hotel d’Alsace, e soprattutto solo, finché la morte non viene a tenergli compagnia. Forse è stata una delle poche che ha voluto risollevarlo definitivamente da questa penosa sopravvivenza, e arriva sotto forma di meningite il 30 novembre 1900.

Oscar Wilde, C. 3. 3. , Sebastian Melmoth: “tre maschere una dopo l’altra.
La prima, con una bella fronte, labbra sensuali, occhi umidi e cinici: una maschera da Bacco;
La seconda, una maschera di ferro, attraverso le cui fessure ci guarda la disperazione;
La terza, un domino pietoso, preso in affitto per assecondare una lenta agonia.”

Infine, i suoi aforismi, ho scelto questi, ma ne avrei potuto scegliere tanti...

Esperienza è il nome che tutti danno ai propri errori.

Il progresso si deve alla forza delle personalità e non dei princìpi.

Si può resistere a tutto salvo alle tentazioni.

Siamo tutti nel rigagnolo; ma alcuni di noi fissano le stelle.

L’intelletto è l’unica cosa che affina.

Lo Stato deve fare le cose utili, l’individuo le cosa belle.

Quelli che cercano di guidare il popolo possono farlo soltanto seguendo la plebe.

E’ molto più difficile parlare di una cosa che farla. Nella sfera della vita attuale, questo è, naturalmente, ovvio. Ognuno può fare della storia. Solo il grande storico, però, può scriverla.

Vivere è la cosa più rara del mondo. Molta gente esiste: ecco tutto.

Quale differenza passa tra il giornalismo e la letteratura? Il giornalismo è illeggibile, la letteratura non è letta.

Non vi sono libri morali o libri immorali. Vi sono libri scritti bene e libri scritti male, e nient’altro.

Gesù disse all’uomo: “ Tu hai una meravigliosa personalità. Sviluppala. Non t’immaginare che la tua perfezione stia nell’accumulare o nel possedere cose esterne. La tua perfezione sta in te. Se tu riuscirai a realizzare questo, tu non vorrai essere ricco. I ricchi possono essere derubati dall’uomo. I veramente ricchi no. Nel tesoro della tua anima, vi sono molte cose preziose, che non possono esserti tolte. E perciò cerca di costruire la tua vita in modo che le cose esterne non ti possano nuocere. E cerca anche di liberarti della proprietà personale. Essa implica sordide preoccupazioni, cure senza fine, mali continui. La proprietà personale ostacola l’individualismo a ogni passo.”

n.b. C. 3. 3. è il suo numero di cella in carcere

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