Dettagli Recensione
Pietra milare per quanto riguarda l'immaginario
Lessi il libro da ragazzino nel edizione Giunti con traduzione di Ottiero Ottieri.
Lo ho riletto lo scorso anno nell'edizione Garzanti e quest'anno ancora nel edizione del 1981 Giunti.
Il romanzo è ambientato durante la guerra dei Sette anni, combattuta da Francia e Gran Bretagna tra il 1755 ed il 1762 nei territori fra il fiume Hudson e la regione dei Grandi Laghi, 42 gradi di latitudine nord, in quello che diverrà lo Stato di New York.
Cora e Alice, figlie di un comandante di un forte inglese, vogliono raggiungere il padre. La strada non è lunga e hanno, sembra, una guida esperta pronta a scortarle tra fitte foreste e impervi sentieri.
Ma ben presto le due ragazze si trovano coinvolte nei piani di vendetta che il perfido Magua, capo della tribù degli uroni, architetta contro di loro e Uncas. Egli è il figlio di Chingachguk, del vecchio capo leale e generoso che guida la sua gente fra le battaglie, gli agguati e le carneficine della guerra coloniale tra francesi e inglesi, è appunto l'ultimo dei mohicani.
Il racconto spazia tra i grandi temi attuali, dal razzismo alla politica, all'amore, al tradimento, alla solidarietà tra uomini diversi. E' una lezione di vita che, por provenendo da un secolo e da un mondo scomparsi, resta moderna e attraente come poche altre storie per giovani e per adulti.
Unica pecca: lo stile tipico dell'800, sicuramente poco efficace per i ragazzi d'oggi, ma nonostante questo può essere molto apprezzato ugualmente meglio se nella traduzione di Ottieri.
Bello anche il film del 1992, diretto da Michael Mann e con la splendida interpretazione di Daniel Day-Lewis, anche se fondamentalmente rivisitato nella trama rispetto al romanzo, soprattutto nel finale.