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Rinunciare per amore alla propria felicità
"La signora delle camelie", di Dumas figlio, è un classico che non ho mai davvero preso in considerazione, fino a quando non me lo sono ritrovato per caso davanti, sullo scaffale della libreria del mio paese, nella edizione Newton Compton a soli 99 centesimi. L'ho comprato, e dopo un paio di mesi sono riuscita finalmente a leggerlo. Adesso che l'ho finito, posso dire con certezza che il personaggio di Marguerite Gautier mi resterà nel cuore come uno dei più bei personaggi della letteratura di tutti i tempi. Uno dei più bei personaggi femminili, aggiungerei. Sì, perché quello di Marguerite è uno di quei personaggi femminili carichi di forza e di passione, affascinanti e tormentati, profondamente veri, che non possono non toccare le corde della lettrice (e mi auguro anche del lettore) che ne segue le vicende, i dolori, gli amori, i tormenti. Marguerite, mantenuta di un anziano duca, amante di numerosi uomini conosciuta in tutta Parigi, dedita ad una vita di lussi e dissolutezze e indebitata fino al collo, accetta l'amore di Armand Duval, giovane di poche speranze animato da sentimenti sinceri, e finisce con l'innamorarsene perdutamente a sua volta. Ormai decisa ad abbandonare la vita di un tempo, vicina ad una sorta di redenzione, e con davanti la prospettiva di una vita felice-seppur breve, a causa di una malattia- accanto al suo uomo, Marguerite decide di rinunciare a tutto ciò, sceglie volutamente di perdere tutto quello che l'aveva finalmente condotta ad una vita non più disonorevole, per amore del suo Armand. La storia di Marguerite (ricostruita abilmente dallo scrittore, attraverso un piccolo stratagemma letterario) va letta e compresa fino in fondo; Marguerite, donna bella e tormentata, al di fuori degli schemi come altre eroine di altri romanzi (Emma Bovary, Anna Karenina, Lady Chatterley) compie in realtà un sacrificio ben più grande rispetto a tutte le altre...se Emma si lascia trasportare dalla sua passione malata verso un triste epilogo, se Anna decide di togliersi la vita pur di non sopportare l'idea di non essere amata da Vronskij dopo aver rinunciato a tutto per lui, se Lady Chatterley ha il coraggio di rinunciare a tutto pur di vivere felice con il suo amore, Marguerite rinuncia alla sua felicità per amore del suo uomo. Quello di Marguerite è un personaggio immenso e indimenticabile, e la scrittura elegante di Dumas riesce a farcelo amare fin dalle prime pagine in cui lei fa la sua comparsa, allegra e disinibita, pungente e incurante di tutto, animata da una leggerezza che -si capisce bene- nasconde in realtà una tristezza insondabile. Assolutamente da leggere.
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