Dettagli Recensione
L’ossessione
Se siete riusciti a terminarlo, lasciatelo decantare lentamente , vi rimbomberà perpetuo come la marea nella vostra testa, confusi come nel mezzo di una burrasca, sicuramente vi avrà segnati, difficilmente capirete se vi è piaciuto o meno. Confusi perché non si riesce a capire cos’è quest’opera, potrebbe essere un romanzo, potrebbe essere un manuale completo sulla baleneria, forse un’opera teologica di una religione marinaresca arcaica, un diario, un trattato di psicanalisi per soggetti maniacali; Moby Dick è tutto questo o è niente, forse! Qualcuno all’epoca della sua uscita disse che l’intento di Melville fosse fare un’allegoria della società del tempo, quello stesso qualcuno affermò anche che forse Melville non sapeva neanche lui cosa avesse scritto. Di sicuro si percepisce l’ossessione, si mangia balena, si beve balena, si respira balena, si prega la balena che viene trasformata in un feticcio; si evolve in religione diventando un mitologico Dio bianco, diventa un limite da oltrepassare com’è nella natura autodistruttiva dell’uomo, e quando si sfida una divinità l’esito è certo. Fatevi del male, soffrite leggendo il mito, potrete dire di esserci riusciti, e certamente potrete dirvi esperti in baleneria.