Dettagli Recensione
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Il gotico...dentro.
Lucy Snowe è una giovane donna che, per qualche tempo, viene ospitata nella casa della sua madrina, Mrs. Bretton.
Qui fa la conoscenza del figlio della signora, John, e di Paullina (detta Polly), un'esuberante bimbetta che per un breve periodo rimarrà con loro sotto lo stesso tetto.
Lucy, costretta dal destino a subire eventi sfortunati, si ritrova sola e senza mezzi a cercare disperatamente un lavoro per potersi sostenere.
Non avendo fortuna a Londra, intraprende un viaggio che la condurrà in una fittizia cittadina francese (con caratteristiche simili a Bruxelles, secondo i critici) denominata Villette.
Qui, troverà occupazione presso un rispettabile collegio femminile gestito da Madame Beck, una donna tutta d'un pezzo che sorveglia e gestisce "silenziosamente" le ragazze di buona famiglia che ospita. Pian piano Lucy riuscirà a farsi spazio con la sua disponibilità e le sue competenze e le verrà affidato il compito di insegnante. Nonostante sia costantemente accompagnata da un forte senso d'inquietudine per un futuro incerto e divorata da una profondo senso di solitudine, troverà comunque la forza di guardare avanti appoggiandosi all'amicizia di persone che credeva perse per sempre e rinvigorirà un cuore a lungo sopito attraverso la conoscenza di un bizzarro professore cattolico, tale Paul Emmanuel.
Questa è l'opera più matura di Charlotte Bronte, scritta in un periodo di grande emotività dovuta alla perdita degli affetti più cari.
Villette rappresenta, in tutto e per tutto, il romanzo introspettivo ottocentesco.
Una scrittura densa, ricca di rimandi religiosi e dialoghi in lingua francese, bloccano la fluidità della narrazione, portando però alla luce stati d'animo cupissimi ed elucubrazioni profonde. Siamo, però, lontani da Jane Eyre.
Mentre in Jane Eyre il "gotico" era all'esterno, nel mondo che la circonda, in Lucy è all'interno....tra le pieghe dell'anima.
Lucy è una donna più matura e quindi più cosciente di quello che sarà il suo destino. Essa si pone spesso come spettatrice di una vita che sembra scorrerle tra le dita e che cerca disperatamente di afferrare fino al crollo emotivo che la porterà a confessare le sue pene ad un prete cattolico. Il romanzo è suddiviso in parti ed è narrato in prima persona. I personaggi inseriti nella vicenda sono ben caratterizzati ma piuttosto semplici nel loro vissuto. Il fulcro di tutto è e sarà sempre Lucy, fino all'ultima pagina.
Ho trovato l'opera suggestiva e possente anche se piuttosto lenta ma questo è del tutto normale essendo un romanzo introspettivo. Ho sottolineato descrizioni dove la penna che ha delineato la mia amatissima Jane Eyre riemerge ma...sono solo barlumi...pochi attimi...; la Charlotte di questo romanzo si sta spegnendo lentamente e l'addio alla vita sembra imminente. Il lettore non può che prenderne atto. Lo avverte e attraversa il dolore con lei abbandonandosi ad una lettura profonda. Non si può "non vivere" questo romanzo sulla propria pelle.
Lettura affatto semplice ma imperdibile.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
mi hai incuriosita!!