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Lettere d'amore e di morte
Capolavoro della letteratura romantica tedesca e manifesto dello stile romantico europeo, il romanzo ispirò il nostro Ugo Foscolo che nel suo "Le ultime lettere di Jacopo Ortis" realizzò una copia quasi carbone in salsa italica. Forse un po' troppo manierato secondo i dettami del gusto del lettore contemporaneo, ma perfettamente in linea con pensieri e modo di essere della sua epoca, il libro è una profonda analisi psicologica di Werther, consumato dall'amore ( qui sta la sostanziale differenza con lo Jacopo foscoliano che invece soffre principalmente per la sua patria sgretolata da Napoleone).
La tecnica del romanzo epistolare, inaugurata ufficialmente dall'inglese Richardson serve per creare un maggior legame tra lettore e narratore: attraverso le lettere il lettore entra via via in simbiosi con il protagonista che al tempo stesso si convince di non avere altra mediazione al di fuori dalla penna fittizia di Werther.Buon approfondimento anche per gli altri personaggi. A dispetto di una tematica forse antiquata, il libro appare tuttavia per certi versi attuale poiché i tormenti della giovinezza e dell'amore sono comunque eterni ed universali. Da leggere per un approccio all'autore Goethe.