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L'amante di Lady Chatterley
 
L'amante di Lady Chatterley 2013-07-28 18:29:10 enricocaramuscio
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enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    28 Luglio, 2013
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Trasgressivo inno alla libertà sessuale e morale

Wragby, vecchia dimora di pietra scura della famiglia Chatterley, lunga, bassa e immersa nell’assoluta e vacua cupezza di ferro e carbone delle Midlands inglesi, sembra, con le sue stanze malinconiche, incombere come una condanna sulla vita di Costance. Costretta a vivere in questa sorta di conigliera priva di eleganza avvolta nei vapori e nei fumi dei pozzi carboniferi, Lady Chatterley trascorre un’esistenza triste e piatta, dedicando il suo tempo al marito Clifford, un aristocratico colto, raffinato e conservatore costretto su una sedia a rotelle da una ferita di guerra. L’uomo, paralizzato dalla vita in giù e quindi impotente, dimostra apparentemente amore e rispetto per la bellissima moglie, ma in realtà la tiene legata a sé con una sorta di implicito ricatto morale, usandola come infermiera, segretaria, dama di compagnia e come oggetto da esibire, senza manifestarle mai affetto, anzi ostentandole continuamente la sua superiorità. Ma quanto può resistere in queste condizioni una ragazza piena di vita e bisognosa di passione come la protagonista di questo libro? Connie vuole sentirsi viva, vuole qualcuno che sappia darle il calore di cui ha bisogno, ma dove trovarlo se nell’ambiente chiuso e limitato che è costretta a frequentare ci sono solo egoisti, frigidi e apatici pseudointellettuali? La nostra eroina tuttavia riesce ad incontrare l’uomo giusto, proprio a due passi da casa ma lontano anni luce dal contesto sociale della famiglia Chatterley: si tratta di Mellors, il guardiacaccia di Clifford, che vive in solitudine in un piccolo cottage nel bosco di Wragby. La differenza di classe è notevole, lo scandalo è dietro l’angolo, ma i sentimenti, quando sono forti e vitali come questo, se ne infischiano delle convenzioni. Tra i due infatti nasce una passione molto fisica, carnale, che ben presto si trasforma in vero amore. Lady Chatterley viene travolta dalla potenza sessuale dell’uomo e vi si abbandona con tutto il corpo e l’anima, senza vergogne e senza inibizioni, sentendosi finalmente viva, amata, libera. Lawrence sfida i tabù della mentalità perbenista ed ipocrita della sua epoca, quella a cavallo tra le due grandi guerre, raccontando questa storia ad alto tasso di erotismo, ma facendolo con una classe incredibile, usando un linguaggio colto e raffinato e descrivendo molto esplicitamente le scene di sesso senza mai cadere nell’osceno, chiamando le cose per nome senza mai essere volgare. Trasgressivo e disinibito, l’autore si fa beffa del conformismo e delle convenzioni di una società chiusa e fin troppo legata a vecchi preconcetti, non solo dal punto di vista morale ma anche politico, criticando fortemente sia una classe dirigente arrogante e conservatrice che cerca in ogni modo di mantenere la supremazia e i privilegi ostacolando le possibilità di ascesa dei propri sottoposti, sia lo stesso proletariato d’oltremanica, indolente ed incapace di unirsi alla forte presa di coscienza della Classe Operaia che divampa in mezza Europa. Facile capire come un libro del genere pubblicato in un momento simile abbia incontrato difficoltà e affrontato critiche e censure, ma niente di tutto ciò è riuscito a scalfire il fascino letterario e l’impeto sovversivo di un libro immortale che si propone come una sorta di inno alla difesa dei propri impulsi e dei propri desideri, al diritto all’amore, al piacere e alla libertà sessuale e morale.

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Consigliato a chi ha letto...
"Il dio delle piccole cose" di Arundhati Roy
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Commenti

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Caro Enrico, ho adorato leggere la tua versione di questo libro e me ne complimento davvero...soprattutto in confronto a certi giudizi letti in altre occasioni...si, prima o dopo , lo leggerò anche io.
Grazie, Pia.
Pia ti ringrazio tanto per il tuo commento...spero che tu lo legga, ne vale veramente la pena
Letto a 17 anni...chi se lo scorda più :P
Un classico intramontabile, lettura obbligata, quando si leggono certi romanzi rosa per forza viene da ridere! Ottima analisi Enrico :))
Ahahahahahah un paragone impietoso :-) grazie Gracy, concordo pienamente!!!
da leggere . lo leggerò presto.
La tua opinione è invogliante.- certo la fama del libro è notevole.
paola
@ enrico: ho letto questo libro ben 20 anni fa, ma il ricordo è indelebile. E la tua recensione mi ha dato modo di rivivere emozioni e riflessioni che mi aveva smosso dentro a quel tempo. Bravo e grazie :))
Visto che mi piacciono i classici metto in lista per leggerlo quanto prima. Bravo Enrico
ottimo commento, Enrico !!!
letto 20/25 anni fa, ma indelebile nel ricordo!
E chi li dimentica "John Thomas" e "Lady Jane"? Ahahah! Rece davvero esaustiva, anche se non condivido il paragone col romanzo di Arundhati Roy.
@Paola & Maria: grazie ragazze, leggetelo, la sua fama è del tutto giustificata.
@Amarilli & Silvia: grazie mille, è proprio vero, è uno di quei libri che una volta letti non si dimenticano più.
@Cristina: ahahahahahah si si, indimenticabili...grazie Cristina...il mio non è un paragone, i libri sono molto diversi per stile, epoca, contesto sociale e trama, ma ho trovato degli aspetti in comune: un amore fortissimo tra due persone di classi diverse, la libertà personale contrapposta all'ipocrisia di un moralismo bigotto e una buona analisi politica che pende in favore dei ceti più poveri...ecco perchè ho azzardato il collegamento :-)
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