Dettagli Recensione
Autenticità ed emarginazione
"Tutto ciò che esalta la vita,ne accresce al tempo stesso l'assurdità".
Il primo passo di Camus nella riflessione tesa al superamento delle assurde contraddizioni che segnano il dualismo tra individuo e esistenza,quella riflessione finita (ahimè) troppo prematuramente.
Niente male come primo passo:il romanzo presenta tutti i connotati dell'opera che può segnare un'intera epoca.
Meursault è un modesto impiegato consapevole della propria piena realizzazione interiore,incapace di divenire vittima del desiderio e dell'incontentabilità,tratti ormai così propri del genere umano che,in modo assurdo,tendono a danneggiare chi non li possiede.
Il protagonista decide incosciamente di rifiutare ogni logica contaminata,affidandosi esclusivamente all'istinto sensoriale,istintivo,tanto da uccidere un uomo a causa del calore delle spiagge algerine.
Non tarda così a diventare l'eroe tragico:M. viene rapidamente privato del diritto di poter partecipare all'assurda commedia messa in scena dall'Uomo,con un processo quasi kafkiano fatto di contraddizioni assurde ma fedeli alla realtà,in un'ironia che non è mai stata così efficace e amara..
Meursault non rinuncia a nessun tratto dell'eroe:si ribella al suo destino mantenendosi,ancora subconsciamente,coerente con la sua essenza.
Si delineano già i tratti fondamentali dell'eroe di Camus,che ancora purtroppo è vittima e non ancora vincitore del dualismo tipicamente esistenzialista Uomo-esistenza.
Dietro alla semplicità stilistica,alla piacevolezza e alla linearità della trama,si nasconde una ricchezza di spunti ai limiti delle possibilità per un romanzo così breve,e una complessità di analisi che richiede un numero non finito di letture.
Il libro è una preghiera giornaliera per quelli come noi,che hanno quel vizietto di analizzare,andare in fondo a ogni aspetto della vita,senza prendere nulla troppo sul serio.