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La lettera scarlatta
 
La lettera scarlatta 2013-05-04 09:40:00 Zine
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Zine Opinione inserita da Zine    04 Mag, 2013
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Oltre le convenzioni

Nathaniel Hawthorne (il vero nome era Hathorne) era un figlio di Salem, discendente di quella dura e intransigente schiatta di puritani che emigrarono dalla natia Inghilterra per fondare nuove comunità sul continente americano. I suoi antenati furono uomini di fede integerrima e pugno di ferro, tanto da essere direttamente coinvolti nella grande caccia alle streghe della cittadina americana.
Lo scrittore, la cui carriera faticò a trovare la giusta via, portò sempre con sé il rimorso per le azioni dei propri antenati, tanto da dedicare alle sventurate vittime di tanta durezza un romanzo che divenne il suo biglietto d’ingresso nella Storia della Letteratura.
“La lettera scarlatta” racconta la storia di Hester Prynne, trovata colpevole di adulterio e per questo condannata a portare per sempre una “A” appuntata sul vestito, in maniera da mostrare la sua colpa a tutti. Hester, lungi dall’esserne distrutta, trova la forza di portare il marchio d’infamia con orgoglio, ricamando una magnifica lettera scarlatta. Si rifiuta di rivelare il nome di chi ha peccato con lei, il padre della sua creatura Pearl, e si appresta a vivere con le proprie forze.
Il suo amante è, per paradosso, l’uomo più pio della comunità, il reverendo Dimmesdale. Egli è divorato dal rimorso, ma non riesce a liberarsi della propria maschera e palesarsi per ciò che è in realtà, facendosi consumare dalla colpa fino a deteriorarsi la salute.
Il giorno della condanna, riappare dopo una lunghissima assenza il marito di Hester, un medico molto più anziano di lei, e prende dimora in paese sotto il falso nome di Roger Chillingworth, deciso a ottenere la sua vendetta sull’uomo che ha giaciuto con la giovane moglie.
Quali abissi raggiungerà il medico per ottenere la sua vendetta sull’anima debole dell’amante di Hester? C’è speranza di perdono quando la colpa è radicata nel cuore di chi ha commesso peccato? Forse l’unica via di scampo è la fuga…
In un mondo in bianco e nero, dove tutto è buono o cattivo e le persone sono rinchiuse in un fare cupo e senza perdono che sembra cancellare ogni colore, la lettera scarlatta di Hester racchiude ed emana il “proibito”, la vita, la passione, una gioia selvaggia che fa paura a chi non si lascia andare a qualsivoglia sentimento. E’ segno di una mente libera nonostante le restrizioni, di un pensiero che si erge sopra le convenzioni.
La piccola Pearl, stravagante e tirannica bambina, è l’incarnazione stessa di quella lettera e come tale viene sfoggiata dalla madre, che pure la teme come teme le pulsioni che l’hanno portata alla colpa. Pearl è l’imprevisto, un piccolo caos vagante, tanto che sia Hester che la comunità spesso si chiedono se dentro di lei non dimori un folletto, oppure il Maligno.
Hester cerca di sostituire negli occhi altrui il suo cuore generoso e la sua arte raffinata al segno dell’infamia, ma esso è ormai legato indissolubilmente alla sua persona, la completa, la rende speciale per chi denigra e per chi prova pietà. Lei è uscita dal grigiore della normalità puritana e non le sarà più concesso rientrarvi.
Paradossalmente, l’impurità è caduta sulla testa di chi possiede davvero buon cuore e un’anima capace di amare, un equilibrio fatto di orgoglio e sentimenti profondi che nemmeno le punizioni o l’umiliazione possono mettere a soqquadro.
La figura del marito di Hester, al contrario, incarna dietro la facciata di una mente brillante di scienziato, membro quindi di una élite che fa della razionalità il suo regno e la sua bandiera, la cruda brutalità, le passioni più sgradevoli, il Male mascherato da Uomo.
La sua piccola deformità fisica diventa segno della deformità dell’anima, come spesso accadeva nella letteratura dell’epoca. Il periodo di vita in mezzo agli indiani pare aver risvegliato e reso forti in lui gli istinti della vendetta, del disprezzo. E’ un uomo che porta la Tenebra con sé.
Il reverendo Dimmesdale è l’uomo pavido, sensibile ma timoroso del proprio sentire, troppo legato all’apparenza per poter competere con il coraggio di Hester, per quanto la ammiri e la aiuti nell’ombra. La sua colpa consuma all’interno e i segni non mancheranno di mostrarsi agli occhi più attenti.
Uno spaccato sugli orizzonti limitati delle intransigenti comunità a fondo religioso, una storia di catene dell’anima e passioni negate.

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