Dettagli Recensione
Anche i sogni muoiono…
Piccolo racconto immenso…..
Si…immenso, pieno e appagante, dove Dostoevskyij non raccoglie briciole, ti sazia di sentimenti veri e lo fa con garbo e stile, con purezza e genuinità.
Prendi un sognatore, un poeta, una giovane donna ancora bocciolo, un uomo che ama, un uomo che mantiene le promesse, aggiungi un pizzico di luce, un pizzico di buio, un’insana voglia di morire, una sana voglia di vivere, una forte dose di malinconia, di abbandono, di appartenenza, di diniego, di desiderio e di conflitto. Mescola tutto in una Pietroburgo notturna e infervorata del 1848 chiudi gli occhi e trascorri quattro notti in bianco, così…senza riposo e senza tregua perché solo i pensieri danzano e si mescolano nelle menti umane di chi aspetta, di chi non ha perso la speranza di chi si trova a un bivio e deve scegliere quale strada percorrere e poi lungo il tragitto decidere di cambiare rotta, di scegliere un’altra destinazione e comprendere che è quella giusta, la meta perfetta e poi aprire gli occhi, svegliarsi dal sogno e sentirsi appagati anche del crudele sogno infranto …
“Nasten’ka!....oh! Com’è insopportabile un uomo felice in certi momenti!...”
Voci e pensieri così lontani nel tempo eppure così vicini e attuali, legati al pensiero che l’uomo ha dell’amore e della rinuncia.
"…quando tutta Pietroburgo spiegò le ali e se ne andò improvvisamente in campagna. Fu una sensazione terribile rimanere da solo e, in preda ad un profondo sconforto, vagai tre giorni interi per la città, senza capire minimamente cosa mi succedesse.”
L’uomo ha sempre amato e vissuto l’amore le aspettative e le attese con la stessa intensità di sempre, cambiano gli usi, le tradizioni e il mondo che ci circonda, ma l’amore non cambia mai e solo il raziocinio e la rassegnazione rendono l’uomo libero e appagato anche quando è imprigionato nel sogno di un amore impossibile.
“Dio mio! Un minuto intero di beatitudine! E’ forse poco per colmare tutta la vita di un uomo?”
L’amore sofferto, abbracciato, vissuto, respinto e sognato.
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Commenti
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...Distorto o no lui alla fine l'ho visto appagato anche di fronte al sogno infranto e mi ha trasmesso tanta serenità....e adesso tu non ci mettere il becco alla mia riconciliazione con i russi!
....la lettura mi ha appagata....come il sognatore triste, illuso e disperato....
Il sognatore è un inconsapevole illuso. Parlando del sognatore in generale, infatti, quando riesce a vedere in faccia la realtà (raramente), ed, in questo caso, l'innamorato di Nasten'ka che ritorna, non è certo felice... è realtà che ferisce i suoi sogni. In un secondo momento, abituato, "viziato" malamente dalla sua solitudine, ritorna nel mondo dei sogni; è costretto! Così riesce a "provare" felicità. Non è vera felicità od appagamento, ma un mondo tutto suo dove può sentirsi distante immune dalla dura realtà !
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