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“Sono stato io a soffiarci, cara!”
“Dicono cose che, se potessimo udirle, ci farebbero semplicemente inorridire”.
Giocando sul filo dell'ambiguità, in questo romanzo di stampo horror-psicologico James lascia che sia il lettore ad esplorare con la sua immaginazione gli abissi del Male, “abissi cristallini”, come gli occhi belli e innocenti di due fanciulli che si muovono con grazia nella quiete di un paesaggio rurale.
E' la loro giovane istitutrice, solerte e ipersensibile, a percepire un pericolo incombente, una terribile intesa tra una coppia di spiriti dannati e le anime pure di Miles e Flora, i suoi due allievi, indotti alla depravazione e contaminati da un influsso malefico.
Sono bambini intelligenti e bellissimi, allievi modello che incantano la donna col loro fascino fino a quando strane apparizioni non mettono ogni cosa in discussione.
Perché, forse, fratello e sorella non giocano, ma fingono, forse non chiacchierano innocentemente tra loro, ma complottano. Terrificante rivelazione, non supportata da alcuna prova oggettiva, ma confermata da troppi indizi.
Parole pronunciate candidamente nel buio di una stanza, con la candela spenta dall'irrompere improvviso di una folata gelida (“Sono stato io a soffiarci, cara!”), danno la misura della lotta tra forze in opposizione che avviene nel piccolo Miles, figura carismatica e poco infantile.
Così come l'atteggiamento “davvero sconvolgente” della sorella, che si lascia andare ad un “lurido linguaggio”, furiosa una volta che l'istitutrice la affronterà apertamente.
Tocca a lei salvarli - la protagonista avrà chiara fin dall'inizio questa certezza - e cercherà di farlo senza alcuna esitazione, guidata dall'istinto.
Lo stile di James è talvolta contorto ed induce il lettore a rileggere certi periodi per coglierne appieno il significato. Ma è proprio quando il non detto raggiunge livelli profondi e quasi insondabili che la narrazione si fa più intensa, e dalle tenebre avanza l'ineluttabile.
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Commenti
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E' bello leggere i commenti di altri amici, tanto più di libri che abbiamo apprezzato. Per rilevare nuove sfumature, magari ricordando le sensazioni che ci hanno accompagnato nella lettura. A questo punto sono impaziente di leggere anche cosa ne pensa Gracy.
Ciao Cristina!
E, se vi capita (Cristina e Gacy), leggete anche Cacopardo :) Così mi dite ... se un poco, almeno un poco, ci capisco anch'io della nostra splendida Sicilia.
@Gracy: anch'io aspetto le tue impressioni :-D
@Marghe Cri: ahah, grazie :-)
@JUNE: okay :-)
Mi piace e penso di leggerlo
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