Dettagli Recensione
La prima volta
Lungo l'incolore matassa della vita, si può essere chiamati a dipanare il filo rosso dell'omicidio solo perché si condivide l'appartamento con un eccentrico studioso di tutto e di niente, che per amore della scienza, durante una cena in un giorno qualunque, potrebbe somministrarti l'ultimo alcaloide vegetale scoperto. E' la vita che Watson si è ritrovato, per aver scelto di risparmiare sulle spese dell'affitto. Un quotidianità che lo porterà a seguire il più eccentrico e logico degli investigatori: Sherlock Holmes.
Sicuramente innovativo per l'epoca in cui è stato scritto, in uno studio in rosso, non è tanto la trama del giallo a colpire, quanto la caratterizzazione di Holmes, fatta attraverso gli occhi del medico, che sarà il suo scudiero. Si assiste alla nascita di un personaggio, dell'investigatore per eccellenza, presuntuoso, irriverente e a tratti infantile, che fa sfoggio delle sue abilità deduttive usate per risolvere i casi a lui sottoposti, come consulente investigativo.
Se si evita di decontestualizzarlo paragonandolo alle opere moderne, questo romanzo è un grande classico su cui non è ammessa ignoranza!