Dettagli Recensione
Faccia a faccia con la nostra essenza
Dostoevskij sceglie il racconto breve,realizzando perfettamente la natura di questa scelta narrativa.
Nelle poche pagine di "Le notti bianche" l'autore sceglie come sfondo una Pietroburgo ovattata,che scompare lasciando il protagonista a tu per tu con la propria natura e con le passioni umane.
L'uomo odierno ha bisogno di questo,di vedere oltre la realtà che lo circonda,di riuscire a rendere nulla l'insieme di piccole cose esaltato dalla nuova società,mettendo da parte un attimo per ritrovarsi finalmente faccia a faccia con la propria realtà interiore,con le proprie domande,con le proprie volontà. Così come il protagonista riesce finalmente a smettere di sognare,trovandosi faccia a faccia con la donna che incarna tutto quello che fino a quel momento era mancato nella sua vita,ognuno di noi deve ricercare la propria Nasten'ka,non tanto per riuscire a colmare la propria vita,ma per risvegliarsi al mattino con la consapevolezza delle proprie mancanze. Uno di quei libri che ti obbligano a usare l'imperativo nelle recensioni.