Dettagli Recensione
scivola la vita...
Romanzo intenso questo, estremamente denso di sensazioni.
Mersault, un comune impiegato ad Algeri, vive pacificatamente la propria esistenza finchè si "trova" nella situazione di dover uccidere un uomo, a causa del calore del sole, l'unico elemento che sembra scaldargli l'animo arido.
Il romanzo si apre con un'altro fatto che sembra cadergli addosso: la morte della madre ospite di un ricovero. Aggiacchiante: perfino questo gli scivola addosso, poichè morte e vita non suscitano emozioni in lui.
Il protagonista vive la propria vita lasciandola scivolare, senza parteciparvi. Non troviamo emozioni nella sua personalità, l'unica cosa che sembra suscitarlo interiormente è l'ambiente esterno, il sole, il mare, la spiaggia. E non a caso è proprio un'elemento naturale a spingerlo all'omicidio, il sole col suo calore.
Ciò di cui si sente privato in carcere non è la libertà di vivere, ma è la libertà di osservare l'ambiente circostante.
Chiave di lettura secondo me rimane comunque l'incapacità di amare, l'incompiutezza o forse la mancanza di ricerca del senso della vita. In fondo vita o morte non fa differenza per Mersault, in entrambe non trova il senso.
un romanzo difficile, sicuramente merita un'ulteriore lettura, comunque lo consiglio.
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