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La morte o la bellezza
Il libro più famoso di Thomas Mann, scritto nel 1912, è questo piccolo e prezioso racconto ambientato a Venezia nel Novecento (l'autore non dice la data esatta, si limita a dire "Venezia 19..).
La trama è molto efficace come tutte le trame semplici: l'anziano scrittore tedesco Gustav von Aschenbach, rimasto vedovo e solo, dopo una vita intera spesa alla ricerca dei canoni di perfezione e bellezza, vuole provare nuove esperienze nuove sensazioni che lo facciano sentire di nuovo giovane e in forze. Per questo decide di fare un viaggio a Venezia, dove il clima migliore può aiutarlo a migliorare il suo stato di salute, oramai profondamente debilitato. Decide quindi di alloggiare in un grande e lussuoso albergo, dove la sua attenzione sarà su un bellissimo giovanotto polacco di nome Tadzio, in vacanza con la sua famiglia. Agli occhi dell'anziano scrittore tedesco, quel giovane è l'archetipo della Bellezza, un esempio mirabile della Kalokagathia greca, il simbolo di quei canoni estetici alla cui ricerca ha dedicato tutta una vita. Durante il soggiorno nella città lagunare, Gustav si lascia prendere da forti impulsi omosessuali nei confronti del ragazzo; impulsi che nemmeno lui sapeva di avere. Questa attrazione però non si concretizzerà mai in un rapporto sessuale.
Il racconto si concluderà con lo scrittore tedesco seduto su una sdraio in spiaggia, morente, intento ad ammirare una volta ancora la bellezza ineffabile del giovane Tadzio mentre gioca con gli amici. Con questa ultima immagine di estasi e bellezza, lo scrittore esala il suo ultimo respiro...