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Il sogno e la realtà
È uno scrittore che ancora non possiede l'esperienza necessaria, assai soddisfatto esamina attentamente, per scoprire o comprendere ciò che non si manifesta o non si capisce a un esame affrettato e superficiale, con un amoroso sentimento di vicinanza affettiva il cuore degli umili e ne mostra con chiara evidenza tutta l'insospettata componente umana, colui che scrive il delicatissimo romanzo sentimentale Le notti bianche. È un sogno ad occhi aperti, ambientato in una Pietroburgo che ha i colori accesi della poesia; una storia impercettibile composta di nulla e nella quale, misteriosamente, c'è tutto. I temi dell'amore represso, della solitudine, della felicità che si prova nell'incontro con una donna, l'esigenza di comunicare con gli altri le proprie esperienze, le proprie paure sono descritti con ricerca letteraria impareggiabile. Bisogna leggere il libro guardando le trasparenze celate dietro la figura del narratore - sognatore, stavolta il giovane Dostoevskij che si aggira per le strade della città nordica portandosi appresso, intatto, il suo bagaglio di sogni. Quando si ha a che fare con grandi narratori e con bellissime opere non ci si può che inchinare alla loro maestosità e ringraziare di aver avuto la possibilità di una loro testimonianza.
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