Dettagli Recensione
Satana contro critici e editori
Bellissimo libro di difficile lettura per il profano, nel senso che una persona non esperta della società sovietica del tempo (come me) si perderà alcuni passaggi e piani di lettura importanti e sfumature di significato. (Peccato, ma ci sono ottimi motivi per leggere il romanzo lo stesso).
In ogni caso è evidente il clima di sofferenza dell'artista impossibilitato a esprimersi e lo sconforto per la mediocrità dell'ambiente letterario del tempo. In questo braccio di ferro tra poesia e società che relega l'artista in un manicomio (probabilmente il riferimento alla realtà sovietica qua è alla lettera e non in senso lato), incapace di comprenderne le visioni interviene Satana in persona, grande non nel male, in questo caso, ma nell'indipendenza di pensiero. E' forte la sofferenza dell'autore per l'impossibilità di esprimersi liberamente (anche parzialmente) nella società staliniana e chiusa del tempo. E' evidente come il romanzo sia autobiografico anche se non per gli avvenimenti in sé e come la moglie dello scrittore sia la Margherita del romanzo per come ha sostenuto, incoraggiato e aiutato l'artista in ogni modo a lei possibile.Notevole anche la storia nella storia, la vicenda di Pilato. Ci sono dei passaggi di una bellezza e di una suggestione tali che mi è tornata già voglia di rileggere il libro.
Indicazioni utili
Il visconte dimezzato
Il cavaliere inesistente
Il deserto dei tartari
il segreto del bosco vecchio
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