Dettagli Recensione
Il miglior libro che sia mai stato scritto!
Fin dalle prime pagine l'autore dà uno spaccato dell'animo irrequieto e imprevedibile dei personaggi. L'autore va oltre il concetto di coerenza dal punto di vista psicologico, lo supera e riesce a arrivare alla interiorità (un passo ulteriore rispetto al carattere) di ognuno dei fratelli con i loro dubbi, interrogativi e riflessioni esistenziali. Si ha l'impressione di seguire nelle loro vicende persone in carne e ossa, ancora più vere delle persone vere, più vive delle persone vive, con un'anima inafferrabile i cui percorsi mentali sono altrettanto avvincenti che le loro vicende. Ci si chiede davanti a un libro così quanto potrebbe esserci di autobiografico nella descrizione dei tre fratelli, o quanto il padre sia simile al padre di D. Viene voglia di entrare anche nella vita dell'autore e di saperne di più di tutte le sue vicissitudini che probabilmente superano di gran lunga quelle dei suoi personaggi. Basti dire che è stato portato davanti al plotone d'esecuzione e graziato all'ultimo momento quando la condanna è stata commutata ai lavori forzati. Il lettore si sente legato a ogni personaggio, proprio per la possibilità di entrare nei suoi pensieri, desideri e contraddizioni. Man mano che si dipana la storia non è tanto la trama che si snoda ma il mondo interiore dei protagonisti e appare evidente la tensione morale che costituisce la spinta propulsiva di ogni libro di questo autore. L'interesse per la forma o per lo stile è quasi inesistente. Non che stile e forma lascino a desiderare, assolutamente no, ma seguono il dilagare della narrazione e il filo soprattutto mentale della storia. L'autore in maniera piuttosto diretta introduce i suoi personaggi e il loro mondo complicato e contraddittorio. Questo dà anima al romanzo. Credo che si possa arrivare a una simile profondità di pensiero solo con altrettanta sofferenza. Il contenuto di uno dei suoi libri è così tanto e tocca così tanti temi che dare a D. un punteggio di 5 per il contenuto è assolutamente limitativo. Il contenuto tende a infinito. Io credo che la presunta pesantezza dei suoi romanzi dipenda soprattutto dalla difficoltà nel memorizzare i nomi per l'abbondante uso di nomi, nomignoli, diminutivi, vezzeggiativi, patronimici che rendono difficoltoso a chi è alla sua prima lettura capire di chi parla ogni volta. Poi ci si fa l'orecchio e la cosa che disturba tanto la prima lettura passa inosservata.
Indicazioni utili
Tutti quelli che non ho citato mi sono piaciuti ma un po' meno. Quelli citati sono indispensabili a chiunque ami leggere.
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