Dettagli Recensione
Limite è solo una parola
Ho comprato questo libro per saziare la mia sete di classici; a volte ci sono quei periodi in cui vuoi leggere solo quelli come per riempire una lacuna lasciata dalle ultime novità letterarie, magari non proprio allettanti. Ecco, è successo questo quando ho comprato questo libriccino: sapevo che era un libro molto famoso ed era stato un successo di pubblico e di critica, ma quando leggo libri del genere cerco di non prestarci attenzione, cerco di andare a mente sgombra.
All'inizio mi sembrava una favola molto carina e innocente, magari da leggere al bambino prima di andare a dormire.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa, invece, nello scoprire che si trattava molto più di questo. Il Gabbiano Jonathan Livingston [Jonathan Livingston Seagull in lingua originale] non è solo la storia del gabbiano che è uscito dal gruppo, che invece di seguire il loro motto "si vola per mangiare" e rimpinzarsi, preferisce imparare l'arte raffinata del volo. Cosa che lo fa cacciare, lo trasforma in un Reietto. Ma là dove sembra esserci il vuoto, ci sono invece altri gabbiani che proprio come lui sono stati cacciati perché preferivano imparare e scoprire nuovi mondi invece che seguire un percorso che era già tracciato.
Un racconto breve, è vero, ma denso di quella filosofia che a volte nei libri di adesso viene a mancare. Sappiamo di essere limitati, ma pensare ogni giorno a questi limiti non ci porterà da nessuna parte, anzi ci farà cadere nella paura e nell'incertezza della possibilità - quella creatura abominevole che a Kierkegaard faceva tanta paura.
Se non si pensa a ciò che ci frena, allora tutto sembra diventare più facile. Anche volare, ignorando imposizioni, limiti e "gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede".