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La banalità della follia
La sonata a Kreutzer è un’opera densa, intrisa di dolore, disperazione, inquietudine : un’opera che da un lato incanta per la prosa, dall’altro fa rabbrividire per la lucida follia descritta. Sembrerebbe un delirio, di primo acchito, se Tolstoj non avesse creato un’atmosfera claustrofobica e soffocante, nella quale le argomentazioni di un assassino sembrano quasi convincenti, o forse no, forse è l’ars retorica del personaggio, forse è quel suo nervosismo tradito da scatti repentini e bruschi, ma non si riesce proprio a distogliere l'attenzione da Podznisev, il protagonista, dal suo estremo convincimento, a tratti freddo, a tratti pervaso dall’ossessione e dalla gelosia. L’impressione suscitata dalle sue parole è terribile, sia per la spietata e meschina idea dell’amore che egli va cervelloticamente costruendo, sia per l’ideale astratto e discutibile di purezza cui egli anela e che sembra quasi avallare ogni suo gesto, come se in qualche modo la corruzione o la violenza attorno a noi ci autorizzassero a comportarci allo stesso modo.
Stretti anche noi nell’angusto vagone di un treno, ascoltiamo stupefatti, rapiti e turbati il suo dissertare, il lento insinuarsi del germe della follia in un uomo sano, divorato dall'ossessiva gelosia per la moglie.
Una lenta discesa agli inferi alla luce del sole che comincia con un' iniziale e banale incomprensione, capace di creare rancori senza fine, discussioni interminabili, addirittura repulsione. Questi sentimenti, lentamente, degenerano in un vero e proprio abisso di incomunicabilità fra i coniugi: ecco allora che in Podnizev, che pure ci pare così razionale nella sua narrazione, prende il sopravvento una terribile e spietata follia: la dissertazione cessa, il razionale rivela quelle ombre che ci creavano affanno e restiamo, inermi e sgomenti, ad assistere all’esplosone dell’ira e della vendetta nella loro forma più tragica.
Un lungo, incalzante monologo, forse confessione, forse arringa difensiva: in ogni caso un’opera di immensa forza narrativa, da leggere.
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Commenti
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IO CE L'HO ! Devo solo prenderlo e leggerlo :-)
@CUB Grazie mille anche a te...aspetto il tuo parere...è un libro inquietante, eppure vale la pena lggerlo.
Sarei proprio curiosa di sapere chi ha votato negativo... mahhhh............. misteri della scienza
E mi sono già scusata con Petra...
ciao a tutti.
Gineisa
@ Sara: Grazie mille! Se sei di Moncalieri siamo quasi "paesane"...sono nata e cresciuta a Torino!
@Ginseng: povera, sto voto ora ti perseguita...;)))
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