Dettagli Recensione
La vita e il viaggio
Lo lessi tempo fa, quando andava di moda su Facebook tra le pagine di citazioni.
Indubbiamente bello, nulla da dire, lo trovai sotto certi aspetti piuttosto pesante.
Siddharta è un ragazzo, è uno di noi, che non sa cosa fare nella vita e della vita, e decide di viaggiare, esplorare, scoprire le molteplici culture dell'India antica. Incontrerà personaggi unici, ragazze bellissime, filosofi dalla saggezza sconfinata, ricchi mercanti, barcaioli mezzi pazzi... tutti con un solo scopo: far capire a Siddharta il vero senso della vita.
Hesse si ricollega a Shopenhauer e Nietzsche nel riprendere le grandi teorie del Nirvana e dell'Om, descrivendo mondi e luoghi assolutamente estranei e selvaggi al pubblico a cui il libro era destinato.
La pecca del romanzo sta nel come viene espresso il messaggio: troppo debole, troppo lontano dallo stile "germanico", forte, audace, diretto, mirato. Il grande, grandissimo messaggio del "carpe diem" indiano viene diffuso fievolmente, come sussurrato, che può essere anche non compreso ad una prima lettura.
Consigliato a chi "cerca" nella vita e a chi crede di aver già trovato tutto quello che c'era da cercare.