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Il romanzo
Ottobre, 1815. Una strada polverosa. É quasi il tramonto e un uomo stanco, con la testa rasata e la barba incolta giunge nella cittadina di D.
É segnato dalla vita.
Nessuno sa chi sia. Forse é un viandante, ma il suo aspetto é troppo miserabile. Si é mai visto un pellegrino piú malridotto?
L'uomo ha un nome: Jean Valjean.
É stato condannato all'ergastolo....vent'anni, tra evasioni e catture, per aver rubato un pezzo di pane. Valjean non ha più un nome, é diventato un numero, il 24601. Ha perso fiducia nella vita, nella società e in se stesso, perché se hai un animo onesto, la galera ti convince del contrario; é in questo luogo di solitudine e rassegnazione che perdi te stesso, la strada maestra.... e diventi un miserabile agli occhi del mondo.
Per tutti peró c'é un'altra occasione, un'opportunità....; a Jean Valjean si presenta sotto le vesti di un monsignore, il vescovo Myriel.
Myriel crede in lui, crede nella sua bontà nascosta ma non perduta e Valjean la riscopre e si redime; diventa un altro uomo; riprende la vita da dove é stata interrotta con una consapevolezza in piú: fare del bene e dare un'opportunità a chi é stato schiaffeggiato dal destino.
Ed é questo il grande insegnamento di questo splendido racconto. Non siamo di fronte ad un romanzo qualsiasi: questo é il romanzo per eccellenza, il romanzo del popolo che parla del popolo. Leggendo queste pagine impegnative e struggenti tutto il nostro essere si eleva e veniamo rapiti da un profondo senso di umiltà, dalla consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che meritiamo,da un forte sentimento religioso,dal coraggio, dall'affetto derubatoci e poi restituitoci e dall'amarezza dell'ingiustizia.
Cosa può dare di più un racconto?
Siamo al cospetto di una pietra miliare della letteratura, un romanzo che non morirà mai...accompagnerà ancora le generazioni future donando risposte e aprendo nuove domande. Un libro dal grande valore umano e narrativo.
Grazie Victor Hugo!
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Commenti
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Sai, io è da tempo che mi ero ripromessa di leggerlo, da quando, mesi fa, la Rai mandò in onda il film tratto da questo romanzo.
Tu l'hai visto? Non so quanto sia fedele al libro, ma la trasposizione cinematografica è bellissima!
Ciao ciao!
Avevo le lacrime agli occhi alla fine:)
Questa letteratura francese ottocentesca fa veramente un certo effetto:) preferisco Dumas, ma Hugo non mi dispiace. Sono quei libri che ti fanno venire una voglia pazza di leggerli a scuola!
Complimenti bellissima recensione!
X Nadiezda: é sicuramente il piú significativo che ho letto....grazie mille!
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