Dettagli Recensione
Guerra e Pace
Non dirò,come mi verrebbe istintivo affermare,di non sentirmi degno o preparato per recensire un’opera di tale levatura,perché sono fermamente convinto dopo averla letta, che Tolstoj,con un linguaggio diretto,scorrevole,volutamente alla portata di tutti,abbia voluto porsi,con me e con tutti il lettori che l’hanno affrontato,non come un filosofo,uno storico,un sociologo dai concetti astratti e complessi,ma con la sua ferrea volontà di dare una visione nuova e rivoluzionaria della società,con la forza e la concretezza del suo vissuto,di un uomo che ha raschiato il fondo del barile,che ha visto la morte in faccia,ha raggiunto vette irraggiungibile ai più,è caduto e si è rialzato,rendendo la sua opera credibile,prepotentemente significativa,piena di verità. Della trama dirò solo che tutta la storia narrata è ambientata in Russia,durante la conquista e l’occupazione di Mosca da parte delle forze alleate guidate da Napoleone,i personaggi principali fanno parte dell’aristocrazia Russa direttamente coinvolti nelle guerra,e gli scenari sono Mosca,San Pietroburgo,e i campi di battaglia. Non tanto le vicende narrate hanno fatto di questo romanzo un’opera d’arte irripetibile,ma i concetti e i punti di vista che l’autore estrae dal vissuto dei protagonisti per motivare la società dell’epoca,l’assurdità delle guerre,per legittimare la sua teoria di quanto egli ritenga inattendibile ,estratta e poco plausibile la Storia fin in quel momento scritta. Tolstoj vuole dare risalto,e ci riesce approfonditamente,al concetto secondo il quale non sono gli elementi tradizionali a determinare il corso degli eventi storici,ovvero i personaggi ,gli eroi,i monarchi,ma l’uomo comune,il contadino,il soldato,le piccole gocce che formano un mare,un fiume inarrestabile,di una potenza dirompente,una singola nota della maestosa sinfonia che è la storia umana,di cui i Personaggi Noti,i Napoleoni,i Cesari,gli zar e così via,sono solo conseguenze,giustificazione semplicistiche positive o negative,che altro non sono che il frutto del moto perpetuo e imprevedibile dell’umore dei popoli. Innovativo ed estremamente realistico è il modo in cui l’autore crea i protagonisti,egli non ce li pone come degli stereotipi,ci rende partecipe delle loro esperienze,dei loro conflitti interiori,delle interazioni con gli eventi e con gli altri personaggi,egli non li giudica,quello lo lascia fare a noi come quei personaggi che entrano ed escono dalla nostra vita tutti i giorni,Lev da solo sangue, sentimenti,e vitalità ad essi. Tante cose si potrebbero ancora dire di questo librone di 2000 pagine,ma ci vorrebbero trattati per ogni capitolo,per ogni personaggio,per ogni pagina,dirò solo che come il buon Conte Pierre,che cresce,cambia,ricerca e vivendo intensamente scopre la via della felicità,anch’io dopo aver letto quest’opera mi sento cambiato,ho intravisto delle verità,e come me,altri uomini che hanno determinato la storia dell’umanità negli anni a venire dopo aver letto questo capolavoro,e che in Tolstoj hanno trovato una fondamentale fonte d’ispirazione!
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Commenti
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Sei ancora a 0 ma non temere arriverà !!!
complimenti!
L'ho ritrovato giusto qualche settimana fa e la voglia di rileggerlo era tanta..dopo questa recensione mi sento quasi obbligato! :D
l'ho acquistato 5 anni fa' ma non mi decido mai.....
la tua rece mi ha dato la carica !
Io a parte la mia amata ed adorata Anna K, non ho il coraggio di pormi davanti ai tomoni del caro vecchio Lev! Mi ha regalato un'amica e saremo in pace per sempre senza aggiungere altro ;))
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Prima o poi ce la farò :)
Ottima recensione Marcello!!!!