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Un giallo vittoriano
Immaginiamoci di girare per le strade fangose di una Londra in novembre, con il fumo che scende dai comignoli neri e nebbia ovunque, talmente densa da poterla quasi toccare; in lontananza il tenue bagliore di qualche luce a gas che arde nelle piccole botteghe e, sullo sfondo, un Tamigi che scorre monotono e nero lavando tutto il male di una città dai mille segreti.
Una volta calati in questa atmosfera è difficile staccarsi da questo splendido romanzo, sicuramente uno dei migliori del grande scrittore inglese. Casa desolata, Bleak house è il titolo originale, è uno dei primi esempi di detective stories. Il romanzo è un enorme contenitore di modi di vivere, caratteri, situazioni, complicazioni, descrizioni accurate di ambienti e il tutto si sviluppa intorno a pochi personaggi principali circondati da numerose comparse, come nello stile tipico di Dickens. Essi intrecciano le loro vite con una causa legale che si trascina dalla notte dei tempi portandosi dietro fortune e sfortune di ogni singolo personaggio che viene malauguratamente in contatto con essa. Riassumere il romanzo è un'impresa impossibile, tante sono le storie nella storia. Posso solo dire che Dickens riesce a mettere in risalto le luci e le ombre del bel mondo dell'epoca fatto di corruzioni ed ipocrisie, di segreti inconfessabili e uscite notturne lontano da sguardi indiscreti; traccia un profilo accurato della corte di giustizia inglese, carente e superficiale tanto da rappresentare un vero e proprio cancro per la società; ritrae con mano esperta figure di donne diverse, bambini abbandonati, uomini doppiogiochisti, quartieri malfamati, botteghe dalle mille cianfrusaglia e storie d'amore. Una di queste è tra due giovani protagonisti e verrà infettata dall'avidità e dalle troppe speranze riposte. Il romanzo è un giallo nel giallo ma anche satira contro le ingiustizie. Nabokov, nel saggio d'introduzione al romanzo, ci invita a rilassarci e a lasciare che sia la spina dorsale a prendere il sopravvento.Benchè si legga con la mente, la sede del piacere artistico è tra le scapole. Quel piccolo brivido che sentiamo è certamente la forma più alta di emozione che l'umanità abbia raggiunto. Leggere Dickens ci dà quel brivido e ci fa vivere un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, in un'epoca dalle mille sfaccettature dove tutto quello che appare non è mai ciò che sembra. Consigliatissimo!!!!
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