Dettagli Recensione
Il maestro
Ho sempre pensato che non siamo realmente noi a scegliere il libro ma é il libro che ci sceglie....David Copperfield, un tranquillo e piovoso pomeriggio d'inverno, ha scelto me. Ho amato Dickens da subito....L'inventore del romanzo sociale, lo scrittore puro....il romanziere che ha formato generazioni dopo di lui. David Copperfield é un romanzo con molti riferimenti autobiografici; vi regnano personaggi eccentrici, crudeli patrigni, l'amaro lavoro minorile, prigioni per debitori, arrampicatori sociali, gentiluomini e amici fidati, grandi amori e fedeli governanti; su tutte queste presenze, danzano le fortune e le sfortune di un bambino che lotta per la sopravvivenza in una società agli albori della rivoluzione industriale. Il bambino cresce, diventa un uomo e vendica la sua infanzia disgraziata coronando il suo sogno sfuggente di famiglia con l'amata amica di sempre. Dickens, con maestria e abilità, ci accompagna attraverso le vicissitudini del protagonista in una realtà cruda e spietata, dove ci si arrampica socialmente, dove umilmente ci si insinua per usurpare un posto, dove si tradisce la fiducia di un amico ma dove si puó ancora trovare compassione, amicizia e riscatto. Il personaggio che ho amato e odiato allo stesso tempo e che sicuramente non morirà mai nell'immaginario collettivo é Uriah Heep, lo strisciante impiegato, umile e modesto, il tuttofare dalle mani unticce e affusolate.....la sua ombra ci spierà a lungo, anche dopo aver chiuso il libro. Stile impeccabile, per una penna (d'oca a quei tempi), che a mio avviso, non ritroveremo piú...un maestro, un caricaturista, un immenso romanziere....grazie Dickens!