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Candido
 
Candido 2012-05-07 15:08:46 Marghe Cri
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Marghe Cri Opinione inserita da Marghe Cri    07 Mag, 2012
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Candido e L'Ingenuo

Temo che parlare di Voltaire faccia venire in mente ai più qualche noiosissima ora di letteratura e lingua straniera o magari di filosofia, soprattutto se aggiungo anche il nome di Leibniz con le sue monadi e l'universo ad armonia prestabilita e se insisto tirando in ballo anche Jean-Jacques Rousseau con il suo Emile.
Ok, avete già smesso di leggere? C'è ancora qualcuno? Uno?
Bene, allora lasciami dire, tu che mi leggi, che con Voltaire si ride, si sogghigna, ci si diverte, insomma.
Il libro in mio possesso contiene due romanzi brevi: Candido e L'Ingenuo.
Nel primo si assiste ad un susseguirsi caleidoscopico di situazioni paradossali che capitano al buon Candido, cresciuto alla scuola del maestro Pangloss, seguace della filosofia di Leibniz che afferma, in soldoni, che il mondo in cui viviamo è il migliore dei mondi possibili e la vita che ci tocca in sorte è la migliore delle vite possibili per noi.
Pertanto, se questo assunto è vero, perché impegnarsi a costruire o modificare la propria vita e la società? Lasciamoci trasportare dalla zattera del destino e accontentiamoci di quel che la vita ci offre (il racconto nasconde un fine morale ed educativo? Va bene, ok, ma non fa mica male, no?).
Ciò che tocca in sorte al povero Candido è un continuo peregrinare in giro per il mondo alla ricerca della sua donna e della felicità.
Il ritmo è incalzante e serrato: una girandola di situazioni tragiche, comiche, fantastiche - aderenti alla realtà sociale dell'epoca ma non tanto lontane dall'attuale - battaglie, fughe, incontri, separazioni, amore, odio, amicizia, fedeltà, tradimenti.
In ogni capitolo la situazione viene ribaltata e conduce Candido a verificare che l'insegnamento del suo maestro filosofo non è aderente alla realtà della vita, la quale purtroppo non si aggiusta da sola, non consente di lasciarsi semplicemente trasportare, ma richiede l'impegno anche minimo di coltivare le persone e le occasioni che ci capiteranno in sorte.
Finalmente troverà la sua pace quando si accosterà ad una donna dalla filosofia di vita solida e semplice che gli farà comprendere che molto possiamo fare per influenzare il nostro destino e costruire la nostra felicità.

L'Ingenuo invece, si aggancia alla teoria filosofica di Rousseau, che afferma nell'Emile che la migliore educazione possibile per un bambino e un adolescente consiste nel crescere inserito nella natura e lontano dalla società organizzata.
L'Ingenuo arriva dalle lontane Americhe: è praticamente un selvaggio, ma molto intelligente e capace di adeguarsi in fretta ai modi e ai costumi della società “civile”.
Arriva in Francia a bordo di un bastimento Inglese e vi si ferma, incontrando incredibilmente alcuni lontani parenti.
Il suo animo puro e non corrotto mal si concilia con l'ipocrisia imperante e la lettura della Bibbia, alla quale lo costringono per convertirlo, fa risaltare ai suoi occhi come la parola di Dio venga volutamente fraintesa ed aggirata in una società che si dichiara civile, mentre si trova in perfetta aderenza con i modi di vivere “selvaggi”.
Anche per l'Ingenuo si profilano battaglie, fughe e prigionie ed anche per lui il fine ultimo è raggiungere la felicità attraverso l'amore.

Entrambi i testi sono di semplice e veloce lettura e non soffrono del passare del tempo (oltre due secoli e mezzo) perché affrontano con leggerezza temi universali.

[…]
- Ma a qual fine questo mondo è stato dunque formato? - ripiglia Candido.
- Per farci arrabbiare, risponde Martino.
- Credete voi, dice Candido, che gli uomini si siano sempre vicendevolmente straziati, come lo fanno al presente? ch'essi siano sempre stati bugiardi, furbi, perfidi, ingrati, assassini, pieni di debolezze, ladri, vili, invidiosi, ingordi, ubriaconi, avari, ambiziosi, sanguinari, calunniatori, discoli, fanatici, ipocriti e pazzi?
- Credete voi, dice Martino, che gli sparvieri abbian sempre mangiato degli uccelli quando ne han trovati?
- Sì, senza dubbio, dice Candido.
- Ebbene, soggiunge Martino, se gli sparvieri han sempre avuto il medesimo carattere, perché volete voi che gli uomini abbian cambiato il loro?
[...]

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
a chi ama leggere i classici o ci si vuole avvicinare con il sorriso
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Commenti

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Fantastica recensione Marghe !!!!!!
ho mollato il Candido a metà per dare precedenza ad altre letture.......lo devo assolutamente riprendere !!!
Grazie Silvia! Allora attendo la tua rece :-)
Non mi sono mai avvicinata a Voltaire, e me ne hai fatto venire voglia!
Che bello! Spero davvero che ti piaccia. :-)
Candide è uno dei miei libri preferiti:il faut cultiver notre jardin!
A me piacciono entrambi allo stesso modo: L'Ingenuo é forse meno celebre, ma io lo trovo altrettanto bello.
Grazie della visita!
:-)
Se potesse leggerla, anche Voltaire applaudirebbe questa recensione. Io l'avevo trovato in una camera d'albergo con annessa biblioteca, iniziato e mai finito. Adesso mi è tornata la voglia di rileggerlo...
Graaaaaaaaaaazieeeeeee!
Un applauso da Voltaire? Ah ah ah :-D
OTTIMA RECENSIONE, avvicina molti a una lettura sicuramente impegnativa, ma illuminante. Voltaire è assolutamente attuale, e tu l'hai dimostrato ampiamente...
Grazie Isabella, ti assicuro che la lettura di questi racconti é assai meno impegnativa di quanto in genere si immagina. Prova! :-)
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