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Nord e Sud
E' sorprendente quando nei meandri della letteratura classica si scopre qualcosa di nuovo sconosciuto ai più. E' quello che è successo con Elizabeth Gaskell, autrice dell'età vittoriana piuttosto nota in patria ma alquanto ignorata qui in Italia. Sarà stato probabilmente grazie allo sceneggiato della BBC che ha fatto conoscere agli appassionati del genere questo magnifico romanzo, che tanta fortuna sta avendo adesso, grazie all'Agenzia Letteraria Jo March che ha deciso di pubblicare la traduzione italiana e promette di riportare in luce altri grandi capolavori perduti o dimenticati.
La storia si snoda tra Nord e sud, appunto. Margareth Hale, la nostra eroina, viene catapultata a Milton, nel freddo e grigio Nord a causa dei problemi di coscienza del padre. Abituata alla vita mondana londinese, dove ha vissuto spesso con la zia e la cara cugina e alla calda e familiare Helston, nel soleggiato Sud, vive questo trasferimento con sentimenti tormentati, fa fatica ad adattarsi al clima freddo, dentro e fuori, alla gente, agli industriali, alla mentalità calcolatrice e speculatrice del mondo industriale qual è quello del nord. Men che meno riesce a capire e ad accettare il signor Thornton, allievo del padre e ricco industriale, unica famiglia la sua, di un certo livello con cui si confrontano. D'altro canto anche i Thornton hanno grossi pregiudizi su questi Hale di cui non conoscono nulla e che provengono dal sud agricolo e che si credono dei damerini nullafacenti. Ma ciò non impedisce al signor Thornton di innamorarsi di Margareth, nonstante pensi di non meritare il suo amore.
Due mondi che si scontrano, uno che ha dovuto sudare e sgomitare per avere rispetto, un nome e una posizione sociale, l'altro che tutto ciò ce l'ha per diritto di nascita. Ma basta conoscere meglio chi si ha di fronte, far cadere i pregiudizi, esporsi forse e aprire il proprio cuore prima di tutto a se stessi per capire che poi gli altri non sono così diversi da noi. E' così che Margareth, grazie anche all'amicizia con gli operari quali Higgins e sua figlia, e ad altre circostanze fortuite e meno riesce comprendere questo nuovo mondo e a far luce nel suo cuore e scioglere quel nodo di durezza che le impediva di accettare i suoi sentimenti verso il signor Thornton. Questi tuttavia si è sempre dimostrato piuttosto aperto ai cambiamenti e uomo probo e di alto valore morale, cosa che traspare in modo evidente quando per non rischiare lo stipendio dei suoi uomini, quando ormai anche lui ha sciolto il suo cuore e fatto amicizia con l'operaio Higgins, finisce in miseria. Lieto fine non per nulla scontato e che ti fa arrivare all'ultima pagina col fiato sospeso rimpiangendo di non poterne sapere di più sui nostri amati protagonisti.
Uno stile che definirei morbido, ricco di citazioni, ironico soprattuto quando a parlare è la svampita sorella di Thornton, emozionante il rapporto madre-figlio e il sentimento tormentato di questi per Margareth, edificante il percorso di crescita di Margareth.
E per le amanti dei fascinosi personaggi maschili letterari: attenzione! Se avete amato il signor Darcy, John Thornton protrebbe avere l'amabile presunzione di rimpiazzarsi nel vostro cuore.
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Grazie della segnalazione :)
P.s.:Amo follemente Darcy!!!!