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...e poi non rimase più nessuno
Forse il giallo più bello che abbia mai letto. Lo sto paragonando a "Il Mastino dei Baskerville", ma pensandoci bene direi che è in assoluto il più bel giallo che abbia mai letto.
Da dove cominciare? Bè, intanto do' il massimo dei voti a tutto: stile, contenuto, piacevolezza.
Lo stile è sempre bellissimo, ti senti anche tu nella storia, nella paura e nell'inquietudine dei personaggi, anche tu ti chiedi chi sarà il prossimo e, per capire chi e come sarebbe morto, sono sempre andata indietro alle prime pagine per leggere la filastrocca del dieci piccoli negretti, ma, devo ammetterlo, non sono riuscita a capire chi abbia commesso i delitti nè come nè perchè.
-Seguono Spoiler-
La tensione va crescendo all'aumentare delle pagine, inizialmente tutto sembra tranquillo, la prima morte può essere una semplice casualità, ma con il proseguire della lettura tutti sanno che non c'entra niente la casualità, tutti hanno paura e sono inquieti, tutti, anche il lettore, vogliono uscire vivi da Nigger Island, ma nessuno ne esce vivo.
Ammetto di essere rimasta sorpresa dal fatto che sia stata Vera Claythorne l'ultma dei "negretti", sapevo che era un personaggio di spessore ma ero quasi sicura che sarebbe morta per penultima o per terzultima. Lei poteva salvarsi, in un certo senso, ma alla fine, scoprendo che era l'ultima rimasta, ero sicura che si sarebbe suicidata, era impazzita e portava sul cuore un peso troppo grande.
Arriviamo alla fine, non svelo chi è l'assassino, ma vi dico soltanto che io non ci sarei mai arrivata, che quell'uomo, per quanto maniaco, era davvero un genio e che bè, non me lo sarei mai aspettata!
Consigliatissimo agli amanti dei gialli.