Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
L'arte istrionica di raccontare la Russia
Chi avrebbe mai potuto pensare che un romanzo che cela una fortissima critica alla società Russa di inizi '900 potesse rivelarsi un'istrionica opera, sottile e sagace al tempo stesso. L'immaginario corre libero tra le parole, a cavalcioni della scopa assieme a Margherita, alla ricerca del perduto amore e di un ordine da ricostituire. Complesso e di impegnativo approccio, il romanzo è una lunga strada tracciata tra la discesa del diavolo Woland e della sua circense truppa nella città di Mosca, e la disperata ricerca da parte di Margherita del Maestro, di cui è perdutamente innamorata. Il gusto dell'espediente sorprendente tiene l'attenzione sempre viva e conduce amabilmente verso la soluzione della storia. Riuscirà Margherita ad abbracciare il Maestro? Potrà quest'ultimo ritrovare la sua opera, vincendo le resistenze di una cultura immobile e refrattaria al cambiamento? Potrò sbagliarmi, ma Woland non rappresenta alcunché di negativo, egli sovverte l'ordine costituito, svela le piccolezze della borghesia e dei letterati russi, sorprende l'animo della bella Margherita che coraggiosa accetta il compromesso. Il diavolo (non nel significato consueto di antitesi a Dio) è la modernità che si afferma prepotentemente a Mosca e in senso lato in Russia.
Per chi ha voglia di un viaggio fantasioso e al tempo stesso calato in un preciso periodo storico, questo è il libro giusto.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |