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Elogio all'Amor Cortese
E bravo ancora Dumas! Fosti un grande scrittore, sei il migliore per me, sarai sempre un pilastro nell'olimpo dei classici.
Leggendo questo libro dall'inizio fino agli ultimi sgoccioli, ho avuto la sensazione che fosse un elogio a quell'amor cortese tanto rinomato nel Medioevo; la trama c'è tutta, è impossibile non ricondurre questo splendido romanzo a uno dei capolavori di Chrétien de Troyes (per chi non lo sapesse, autore del ciclo di re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda).
Non per questo però dev'essere screditato, anzi: un romanzo cortese scritto nell'800, con lo stile inconfondibile, semi-perfetto, scorrevolissimo di Dumas non può fra altro che tenere il lettore incollato alle pagine del libro: io stessa facevo fatica a interrompermi mentre lo leggevo.
L'avventura continua di D'Artagnan al fianco dei celeberrimi Athos, Porthos e Aramis riesce a coinvolgere il lettore fino alla fine: il testo è pieno di colpi di scena, intrighi amorosi, cupe vendette e buone azioni.
Originalissimo ed emozionante, imprevedibile e vagamente ironico, in questo libro c'è davvero tutto il genio di Dumas che è impossibile non apprezzare. Il tutto in uno sfondo storico elegante e verosimile e con personaggi indimenticabili.
Forse è un romanzo più adatto ai ragazzi, ma credo che possa essere trovato bello e interessante da chiunque lo legga. Consigliato vivissimamente