Dettagli Recensione
E non ne rimase nessuno....(o forse uno?)
Agatha Christie è universalmente riconosciuta come una delle massime scrittrici di gialli e con Dieci piccoli indiani non si può far altro che ammirare la sua genialità. Perché dieci persone che muoiono una dopo l'altra inibiscono la mente del lettore in modo che egli non possa avere alcun sospetto, se non sospettare che l'assassino sia uno degli assassinati, il che costituisce un paradosso. Questo romanzo, macabro e magistralmente essenziale, è inserito in un contesto che ruota attorno ad un'infantile filastrocca. Però, come in altri gialli della scrittrice, questa filastrocca, nello stesso tempo onirica e aberrante, si rivelerà come la mappa dell'assassino, un progetto oscuro in cui la grammatica sembrano essere i suoi pensieri scaturiti da un misterioso movente. Il lettore viene trascinato inesorabilmente alla fine del romanzo, senza aver avuto il tempo di respirare e di pensare alla soluzione del caso, vinto dall'apparente inesplicabilità della serie di omicidi, tutti superficialmente paradossali. Ma il merito della Christie non si limita al caso, già intricato, bensì si estende alla profonda caratterizzazione dei personaggi che si evolvono sino a diventare dei veri e propri animali, ciascuno sospettoso di tutti e di se stesso. I personaggi vivranno nella paura degli altri, ma anche di se stessi, alla ricerca di un modo per reprimere i loro sensi di colpa che l'avventura, per tutti ( O meglio quasi tutti)senza seguito, riporta in superficie. La regina del crimine scrive così un giallo che esplora le profondità della mente umano, un abbozzo di giallo-psicologico, che ammalia il lettore e lo trascina in una girandola di sospetti, omicidi e profonda paura. Finché la vicenda si scioglie in un modo alquanto originale, che lascia un sapore amaro in bocca poiché l'autrice svela tre indizi che avrebbero permesso di individuare il colpevole. E così il lettore si rimprovera per non aver colto quegli indizi, che però, ad un'indagine critica dell'opera, erano così sapientemente celati che sarebbe quasi stato impossibile interpretarli. Un delitto quasi perfetto (dire soltanto "perfetto" sarebbe stata una contraddizione), una vicenda carica di suspense segnata dal progressivo decadimento della mente umana, che sembra cedere ad istinti animali, sopraffatta dal peso di apparenti paradossi. Dieci piccoli indiani è un piccolo gioiello, uno dei gialli più emozionanti ed intriganti, forse l'unico in cui l'identificazione dell'assassino sfiora probabilità 0. Consigliatissimo.