Dettagli Recensione
Un capolavoro!
Quando la bibliotecaria mi ha detto “le ho comprato il Conte di Montecristo” sono stata veramente contenta, però quando ho visto la “mole” del libro il mio entusiasmo si è spento, quasi 1300 pagine per un classico, libri che io generalmente non leggo. L’ho quindi iniziato con poca convinzione di riuscire ad arrivare alla fine , ma mi sbagliavo, è un libro che ti cattura subito e non riesci più a mollare, mi ero ripromessa di leggerlo solo alla sera e di non portarlo in spiaggia ma non ci sono proprio riuscita.
Sulla trama non mi soffermo, credo sia nota a tutti, Edmond Dantès giovane marinaio viene ingiustamente rinchiuso in carcere con l’accusa di bonapartismo, grazie a un complotto di alcuni uomini che lui reputava amici, una volta evaso dal carcere si dedicherà anima e corpo alla sua inesorabile vendetta.
Il libro è lento, ma del resto è un libro da assaporare pagina dopo pagina , ho a volte trovato la lettura un po’ tediosa, non a causa del linguaggio, che ho trovato moderno, ma a causa dei molteplici personaggi che popolano questo romanzo,conti, contesse, baroni…. c’è veramente molto affollamento e in alcuni casi sono dovuta andare a cercare quella o quel personaggio nei capitoli precedenti per cercare di ricordarmi chi fosse o cosa avesse fatto, ma questo probabilmente perché ne ho letto gran parte in spiaggia ed è difficile concentrarsi.
Ho letto molti libri ma non ho mai trovato un protagonista così interessante come Edmond Dantès, un uomo dalle molteplici sfaccettature. Quando entra in carcere è un ragazzino ancora pieno di speranze e fiducia nel prossimo, povero di cultura ma ricco di amore per la famiglia e la sua vita, e soprattutto privo di cattiveria e malizia, ne uscirà un uomo completamente diverso, ricco , infinitamente ricco, disincantato dalla vita, un uomo dai modi raffinati ,coltissimo, e assetato di vendetta per tutto quello che gli è stato tolto in quei terribili anni di prigionia. La trama della sua vendetta è tessuta con filo finissimo, invisibile,soprattutto agli occhi delle sue vittime, nulla è lasciato al caso, ogni azione o discorso del Conte hanno uno scopo, capita di leggere dei capitoli e non capire il perché di certe cose che succedono, ma ecco che appena qualche capitolo dopo tutto assume un significato.
Il testo è veramente ricco di dialoghi diretti, e questo secondo agevola la lettura ,teniamo conto che è un romanzo del 1844, ho trovato anche curioso il modo in cui l’autore ci fa dei brevi riassunti all’inizio di certi capitoli, come se durante la stesura del libro avesse immaginato che ci saremmo persi in alcuni punti .
Bellissimo libro che non si può fare a meno di consigliare, una lettura edificante che regala molte emozioni.
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Commenti
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anche a me è venuta voglia di leggerlo ora, brava!!!
hai fatto bene a leggerlo, è un libro stupendo !!!
Katia, ma che carina la tua bibliotecaria che ti fa di questi doni! :)
Anche io ho visto il film e devo dire che è molto bella la storia e molto ben fatta la scenografia e poi Edmond Dantès interpretato da Jim Caviezel merita sicuramente!
Grazie ragazze, e soprattutto grazie a silvia l'ho letto incuriosita dalla sua recensione.
prima o poi...
:))
Eva, non lo dribblare più...punta dritta la porta e vedrai che leggendolo farai un gran bel GOL!!!!!!!!!!!!
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