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Love and Peace or Else
Hermann Hesse ha rischiato parecchio. Ha messo in gioco la sua reputazione, la sua fama, le sue abilità di scrittore scrivendo questo libro. Per me ha rischiato molto, ma ha perso. Succede!
Considerato uno dei più grandi capolavori della letteratura novecentesca e della cultura tedesca, posso ben affermare che di cultura “germanica” ce n'è tanta, e di sicuro non è questo fallito tentativo di voler portare su carta un misticismo che probabilmente c'è stato, ma che il sig. Hesse non ha saputo concretizzare. Ed è questo il rischio che si corre: quello di voler discutere e riportare pensieri astratti, finendo però col creare una raccolta di squallide parole, squallidi aforismi e squallide accozzaglie letterarie.
Ovviamente, considerando l'esperienza del giovane Hesse, della sua permanenza in monastero, del tentato suicidio, dei suoi numerosissimi viaggi all'estero, soprattutto in India (confrontandosi così con la cultura orientale), non possono che dargli il beneficio del dubbio che, probabilmente, un percorso formativo con marchio “buddista” c'è stato realmente. Ma forse era meglio se si fosse fermato là. O discuti di determinati valori e/o pensieri curandone gli aspetti contenutistici e stilistici, oppure non ne fai nulla poiché non è rasentado la filosofia che riesci a scrivere un capolavoro che abbia determinate pretese.
“Siddharta” viene appunto denominato Bildungsroman, ovvero “romanzo di formazione”, il quale prevede una crescita spirituale ed intellettuale del lettore pari ad un vero e proprio viaggio nei meandri delle terre lontane, quelle terre tanto diverse dalla cultura occidentale, quelle dal pallino in fronte e le gambe incrociate su un tappeto volante. Ma per quanto mi riguarda, è stato un libro tanto breve quanto interessante. Ciò è dovuto alla mia forma mentis, un po' troppo selettiva e maledettamente critica, e in più alla mia scarsissima conoscenza della filosofia/religione orientale.
Molto probabilmente, Hermann Hesse ha riscontrato successo, a tempo debito, proprio perchè ha messo sul palcoscenico temi ed argomenti dimenticati o tralasciati dalla cultura tedesca e non, e per questo ha condotto una via letteraria di certo non battuta da molti.
Mi ha fatto sorridere, inoltre, il fatto che, come volevasi dimostrare, “Siddharta” è stato preso come “Romanzo Guida” della cultura hippie, della serie: peace & love, bro! Gli hippie non si smentiscono mai :)) (ovviamente non vuole essere un'offesa!!)
Ps. Quello della piacevolezza è un 2 e mezzo..
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A me è bastata una sola volta, e ciò che mi ha dato sono state sensazioni insipide proprio perchè non ha approfondito, in maniera non "infantile e superficiale" oserei dire, la ricerca di Siddharta che è una ricerca completamente astratta.
Per me è bocciato. :(
Ps. so che in fondo, ma nel profondo, un pò hippie lo sei.. ahahahha Peace&Love Bro! :))ahahahah
Però è vero, Darky, la tua opinione è come sempre ben motivata!
Lo leggerò mai?...mi sa che per me la formazione è ormai superata! :))
Inoltre l'ho preso anche in chiave ironica, poichè mi venivano in mente le battutine tra me e i miei amici sugli hippie..perciò in alcune parti mi sono trovata a ridere, anche se di scherzoso non c'è proprio nulla.
Qualche tempo fa ci fu il boom di Siddharta. Tutti che lo leggevano.. mah!
Ti consiglio di farlo, però, più per cultura personale che per un arricchimento di te stessa. Oddio, può anche capitare, ad es. come è successo a Tommaso (Kobe). Potresti leggerlo quando hai un buco da tappare (e non pensare ai doppi sensi) tra una lettura e un'altra.
..ah, e come sempre: grazie mille, ciccia! :D
Devo dire che, avendo studiato l'autore a scuola, è stato più semplice rinnegarlo ma con la consapevolezza di trovarmi davanti un classico che, nel bene e nel male, è considerato un capolavoro da menzionare e da leggere. :)
Ma grazie mille! :D
Beh nel '67 mia mamma aveva soltanto un anno.. l'epoca "hippie" è per me, non lontana, ma del tutto improbabile ahahaha.. sono passate troppe ere geologiche ahahahahahah :))
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Io l'ho letto (due volte) senza contestualizzarlo sotto il profilo storico-letterario, senza conoscere altro di Hesse e, seppur con effetti diversi, entrambe le volte mi ha conquistato la sua forza di rottura. Quando un libro riesce a farmi riflettere e a farmi pensare ad esperienze della mia vita...beh...9 volte su 10 si tratta di un libro che mi ha sedotto!!
Un abbraccio!
P.S.: non sono un hippie ;)