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Capolavoro dimezzato
Karl Rossmann è un sedicenne studente di Praga che, vittima della morbosa passione della domestica di famiglia,diventa suo malgrado padre e, per lavare l’onta,viene costretto dalla sua famiglia a fare le valigie e partire in fretta e furia per quel gran calderone di speranza e sogni che sono gli Stati Uniti d’America. Qualche soldo,un abito buono,un salame di Verona,e una fotografia dei genitori,è tutto quello in cui egli si può aggrappare nel nuovo mondo,il resto è incognita,un salto nel buio,avventura. Karl è un frutto acerbo,e di questo ne è pienamente consapevole, sa che nel cinico marasma americano egli può contare solo nella sua scaltrezza nella sua furbizia,nella sua modestia ,che è inutile issare le vele con il mare in burrasca,capisce quando è il momento di ammainarle e di questo fa la sua forza,perché egli è un eroe positivo,si piega,ma non si spezza,non si abbatte,la speranza in lui è inesauribile,il giovane ebreo di Praga lo si può solo amare,dal primo istante. Lo stile è magistrale e scorrevolissimo,la storia intrigante e coinvolgente,condita da scene divertenti e surreali che più che a Kafka fanno pensare al miglior Tarantino. Insomma, un capolavoro,unica gravissima pecca,è un’opera incompiuta,edita postuma la morte del geniale scrittore ceco,un manoscritto giovanile dimenticato in un cassetto in cui egli getta le basi per un’opera che potrebbe essere fiorita in uno dei più bei romanzi del XX secolo. Non posso però consigliarne la lettura,perché è drammatico doversi separare da quest’opera in maniera così prematura,abbandonare Karl nell’oblio,non riuscire a codificare il messaggio di Kafka appena abbozzato che si perde in una nebbia confusa,come perdere la donna della propria vita senza averla mai baciata.
Peccato,peccato sul serio.
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Commenti
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SCusa Marcello, scrivacchiamo il seguito! Va bene che non siamo professionisti...ma per gioco si potrebbe fare!(Franz non mi fulminare da lassù!Ti ho sempre adorato!).
No???? :)))
Però poi si può morire in 'tranquillità', sapendo che comunque la donna della propria vita è esistita. E' per questo che nonostante tu ne abbia sconsigliato la lettura ho deciso di condividere con te l'amarezza: al più presto lo leggerò anch'io! =)
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