Dettagli Recensione
Eppure mi dispiace..
Caro Camus, è vero, secondo te, quando si dice che a sbagliare si è sempre in due?
Vale anche per noi questa frase cotta e ricotta?
Colpa mia, perchè ho iniziato a leggerti in un periodo tormentato: esami di maturità, studio compulsivo, ansia da prestazione (non essere malizioso!) e via discorrendo..
Colpa tua, perchè ….sei tu, Camus.
Credo che se ti avessi letto in un altro periodo della mia vita, avrei provato le stesse emozioni, ma almeno sarei riuscita a concludere la lettura; mentre adesso, per cause esterne e non, ho dovuto cedere (ed ecco che la mia autostima viene calpestata).
E' interessante quel che dici, giuro, ma...
… sei come una conferenza o un convegno in cui si discute di politica o della condizione femminile in Afghanistan: da un punto di vista contenutistico vuoi conoscere, ma dopo un po' inizi a pensare al tacchino che hai lasciato nel forno, oppure alle robe stese (pioverà, me lo sento!).
E' piatto ciò che racconti; interessante, ma piatto. Come quando un professore spiega filosofia: se trova il metodo giusto, gli studenti lo seguono come Poldo segue i panini, mentre se non riesce ad essere interessante, non può aspettarsi che gli allievi gli vengano incontro, anzi!..Sta tutto nel metodo, e su questo, caro Camus, scarseggi un po'.
Alcuni passaggi sulla peste sono formidabili, ma ahimè, non reggono tutta la baracca. Forse fare filosofia-romanzata non è una buona idea..
E' il secondo romanzo “filosofico” che leggo, ed è il secondo che fa cilecca. Ora, sono io il problema (quasi sicuramente) o e il genere che non riesce a catturare la mia stramba attenzione? …..
La peste è un argomento che ha sempre avuto una certa influenza su di me, ma questa volta mi è mancata l'aria. Ho dovuto riporre quelle pagine giallastre e cambiare..
Non ti offendere, ok? Nulla di personale.
Scusate, questa recensione è..strana, ma non riesco ad esprimere qualcosa di diverso se penso a “La peste”. Mi mancano le parole. Vorrei una spina speciale per attaccarla al cervello, o dove vi pare, per trasmettervi direttamente le mie sensazioni, che ahimè, non riesco ad esternare... purtroppo non si può...
Aspetto a fiotti i pomodori!!
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chissà..
Comunque trovo sbagliato leggere un libro, come ad es. un classico, senza averlo contestualizzato. Lessi Sciascia, lessi Madame Bovary ecc senza averlo studiato bene a scuola, ovvero senza aver conosciuto lo sfondo storico e letterario che aveva alle spalle. Niente di più sbagliato.
Non mi piacciono le letture scolastiche in questo modo..anche a me le diedero.
Per il momento non "interagirò" più con Camus. :)
Grazie per il suggerimento :)) xoxo
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