Dettagli Recensione
Le Chagrin de Balzac
È stato il mio primo, vero tentativo di avvicinamento a Balzac (perché altre volte tentai l'impresa senza successo, non essendo particolarmente in vena). L'entusiasmo e la commozione (due sentimenti che, mescolati nelle giuste dosi, sfiorano l'amore) hanno raggiunto livelli massimi; e non saprei neppure dedurne il motivo generale, perché i personaggi sono insolitamente evanescenti e faticano ad scolpirsi un gradino nella memoria. Il conte de Valentin è irreale, non so che faccia abbia (ad eccezione di una chioma dorata, un po' petrarchesca), non so che senso abbia la sua vita e il suo ruolo schietto nel romanzo: tale mia sensibilità, infatti, è conseguenza dell'arte di Balzac. Un capriccio: l'autore spara un po' troppe scemenze, una serie di massime sagge e senza senso. Ma lui lo fa sempre e che si può dire a uno che scrive quattro romanzi l'anno?