Dettagli Recensione
Piccole lettrici..
Possiedo "Piccole donne" da quando avevo 8 anni circa. Mi era stato regalato in occasione del mio compleanno e fu uno dei primi romanzi che lessi, anzi che divorai! Una edizione molto bella (anche se adesso un pò consunta)con delle graziose illustrazioni raffiguranti le quattro protagoniste del romanzo: Meg, Jo, Beth ed Amy: le sorelle March. Ricordo con tenerezza i pomeriggi passati in compagnia di questi personaggi cercando di individuare nelle illustrazioni il volto di ognuna di loro. La ragazzina bionda con il nasino a patata è senza dubbio Amy, la ragazza con splendidi capelli scuri intenta a leggere uno dei suoi amati libri è Jo, quella che gioca con i gattini è la dolce Beth e infine quella che ricama è Meg. Ricordo che io, figlia unica, immaginavo quanto sarebbe stato bello essere una delle sorelle March, andare in riva al lago e fare castelli in aria sognando un futuro felice, pattinare sul ghiaccio con Jo e Laurie (il loro amico e vicino di casa) o ancora partecipare alle riunioni del Circolo Pickwick.
Laurie il mio primo amore letterario. Jo la mia prima eroina, mi ci identificavo totalmente. Lunghi capelli scuri, alta di statura. Aspirante scrittrice, romantica, ribelle, anticonformista. Non molto dissimile da quella che poi sono io oggi.
Pubblicato da Louisa May Alcott nel 1868, questo romanzo, di ispirazione autobiografica, racconta la storia di una famiglia americana ai tempi della guerra di secessione. Protagoniste, una madre affettuosa, forte, energica, e socialmente impegnata, e quattro sorelle, di età compresa fra i 16 e i 12 anni: Meg, la maggiore dolce, assennata, e molto femminile; Jo, scrittrice, intellettuale, anticonformista; Beth, amante della musica, introversa, fragile, generosa e altruista ; Amy, la più piccola, un pò frivola e capricciosa, attratta dal lusso e della ricchezza, e tuttavia schietta e sincera. Una vicenda tutta al femminile in quanto il padre, pastore protestante, è lontano, impegnato come cappellano nella guerra civile.
Attraverso le pagine del romanzo il lettore viene introdotto in casa March, e reso partecipe delle vicende della famiglia, le cui condizioni economiche, già modeste, sono rese ancor più difficili, in seguito alla partenza del padre per la guerra. Malgrado ciò, in casa March l'atmosfera è tutt'altro che triste, le quattro sorelle, ciascuna con un carattere ed una personalità ben definiti, si dedicano ai lavori femminili, chiacchierano, giocano, litigano, si fanno dispetti, si riappacificano, sognano ad occhi aperti, e fanno progetti per il futuro. In questo non c'è niente di anacronistico sebbene siano passate molte lune da quando questo romanzo è stato pubblicato. I valori espressi in questo romanzo, la solidarietà, la stima reciproca, e soprattutto, cosa abbastanza innovativa per quei tempi, il rispetto per le singole individualità ed inclinazioni, sono universali. L'educazione non è mai intesa come repressione, nè l'obbedienza come sottomissione; iniziativa e spirito d'indipendenza vengono sempre incoraggiati. Jo è una donna libera, coraggiosa, una femminista, per quei tempi.
Tutti questi elementi concorrono a rendere Piccole Donne un classico "sempreverde", intramontabile. A me rileggerlo ogni volta scalda il cuore (e scendere qualche lacrimuccia). Lo consiglerei alle nuove generazioni di bambini e adolescenti come cura disintossicante al vuoto interiore dei modelli che vengono offerti loro.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
ciao!
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Uno dei miei classici preferitissimissimi!