Dettagli Recensione
Venezia: città d'arte, città decadente
[Premetto che ho letto la versione in cui sono presenti i seguenti racconti: LA MORTE A VENEZIA - TRISTANO - TONIO KRÖGER].
Il racconto che ho amato di più è stato proprio "La morte a Venezia". Dei tre, è quello che mi ha entusiasmato maggiormente, sia per la scelta della trama, ma soprattutto per la forma stilistica.
Un linguaggio davvero forbito, interessante, mai noioso, che rende efficaci tutte le descrizioni che Thomas Mann ha utilizzato per delineare e per rappresentare i paesaggi e le situazioni, con la nitidezza di una vera e propria fotografia. Avendo letto la versione in italiano, devo dire che la traduzione è stata perfetta: che non rispecchia la struttura classica della frase, ma porta cambiamenti tali da rendere il concetto poetico ed artistico.
La trama è come se si svolgesse in poco tempo, e in un piccolissimo spazio, nonostante il trascorrere dei giorni e le descrizioni accurate dei diversi luoghi. La lettura coinvolge, e la fine... che non posso svelare, lascia con un senso di vuoto, non per la scelta della conclusione, ma per altri fattori, alquanto sentimentali...
Essendo Thomas Mann un autore del primo '900, si percepisce quell'aspetto decadente (tipico del periodo) che mostra la città di Venezia sotto vari punti di vista: la città del commercio, del romanticismo, ma soprattutto una città putrida, da cui sembra quasi sentirne l'odore salmastro proveniente dai porti.