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Il Maestro e Margherita
 
Il Maestro e Margherita 2011-01-28 11:23:47 aittam
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
aittam Opinione inserita da aittam    28 Gennaio, 2011
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da interpretare

BREVE RIASSUNTO: nel romanzo si svolgono due storie parallele, una ambientata a Mosca negli anni Trenta, e l’altra a Gerusalemme ai tempi di Gesù. In Russia, all’inizio del racconto, due scrittori, Ivan e Berlioz, incontrano uno strano individuo, probabilmente straniero, che si presenta come esperto di magia nera e che, dopo aver descritto nei dettagli la morte di uno dei due (che in effetti avverrà pochi minuti dopo), spiega ai suoi atei e scettici interlocutori che Gesù è realmente esistito, iniziando a raccontare la storia di Pilato e della condanna di Cristo (l’altra storia all’interno del libro, appunto). Successivamente a Mosca si susseguono degli strani episodi in continuazione, ad esempio sparizioni di persone, o l’apparente pazzia di alcune personalità importanti, che verranno portate al manicomio cittadino. Uno di questi è lo stesso Ivan, che al manicomio conosce il Maestro, uno scrittore che anni prima aveva pubblicato un racconto su Ponzio Pilato, e che era stato duramente criticato e giudicato pazzo dalla stampa. Questi espone la storia della sua vita, in particolare del suo amore per Margherita.
Intanto gli strani fatti proseguono, e si scoprirà che lo straniero, Woland, non è altri che Satana in persona, accompagnato da un seguito di aiutanti (gli autori delle malefatte nella città); lo stesso Woland mostrerà interesse per Margherita, e la farà diventare una strega, in cambio della promessa di farle rincontrare il Maestro e di permettere loro di tornare alla vita di prima.


PERSONAGGI PRINCIPALI: MARGHERITA – L'amante del Maestro, incastrata però in un matrimonio senza amore con un riccone, incontra il Maestro e si innamora di lui. E’ disposta a tutto pur di tornare col suo amato, anche a fare un patto con il diavolo. E’ decisa e senza scrupoli, anche se mostra spesso segni di compassione; è mossa solo dall’amore per il Maestro. Compare dalla seconda metà del romanzo in poi, nonostante la sua importanza cruciale.
WOLAND – si presenta come un mago straniero in città per uno spettacolo, in realtà è Satana in persona, giunto a Mosca per visitare la città e conoscerne gli abitanti. Raffigura appunto i valori e i comportamenti del diavolo, anche se mostra a volte dei segni di debolezza e fragilità (ad esempio reumatismi ecc.).

IL TEMPO: la vicenda è ambientata negli anni Trenta del Novecento. Dura molto poco, dalla sera del mercoledì fino a domenica all’incirca, quindi il tempo della storia è nettamente minore del tempo del racconto. E’ presente anche un altro ‘filone’ narrativo, ambientato nel I secolo d.C., nel quale la vicenda dura anche lì non più di una giornata o due.


IL LUOGO: parte della storia si svolge a Mosca, in Russia, e l’altra parte a Gerusalemme e nei luoghi vicini (Monte Calvo, Getsemani ecc.).

IL NARRATORE: è eterodiegetico e onnisciente; a volte il punto di vista è quello di un personaggio interno alla vicenda, ma non frequentemente.

TESI: il romanzo tratta molte tematiche diverse e complicate. Quella più evidente è il rapporto tra bene e male, giusto e sbagliato, dalla quale sembra di capire che bene e male (rispettivamente Gesù e Satana) non siano in contrasto tra loro, ma che collaborino quasi nella società, per mantenere l’equilibrio, e che in nessuna cosa possa esserci solo bene o solo male, ma che questi convivano e si compensino a vicenda. L’autore sembra anche criticare quella società, superficiale, corrotta, e con persone tutte identiche e vanitose.
Un altro tema è quello della libertà di espressione e in particolare di stampa, dato che l’autore fa capire chiaramente quanto sia ingiusta la censura (a cui verrà sottoposto lui stesso in questo romanzo), perché nega la verità.
E’ presente anche il tema della religione.

GIUDIZIO PERSONALE: questo libro è abbastanza complicato, sia per la storia in sé, in cui appaiono più di 150 personaggi, e che non si articola in modo logico e lineare ma con avvenimenti in apparenza scollegati e fuori dal comune, sia per il significato da interpretare, necessariamente nascosto dall’autore sotto figure e immagini strane per sfuggire alla censura, secondo me.
Comunque il romanzo è abbastanza piacevole, perché è ironico, molto satirico sulla società di quel tempo, e in alcuni tratti sa anche essere divertente.

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