Dettagli Recensione
Unico scopo della vita: trovarsi un marito...
Uno spaccato della vita familiare e sociale inglese nel 1800...
Una madre petulante e insopportabile vuole accasare le sue figlie con scapoli benestanti...
A quell'epoca lo scopo principale di una ragazza perbene era trovarsi marito, e compito dei genitori era quello di favorire incontri che conducessero a questo ambito traguardo...
Mi fa sorridere adesso l'universo limitato di queste fanciulle: non cultura, non lavoro, non avanzamento della carriera...solo il marito...e se il marito non arrivava era un disastro, un disonore per la famiglia, uno scorno per la ragazza...
Beh, che tristezza...ma anche per gli scapoli era così, ce lo dice la scrittrice all'inizio del suo romanzo, testuali parole che trascrivo: "E' verità universalmente ammessa che uno scapolo fornito di un buon patrimonio debba sentire il bisogno di ammogliarsi", però l'uomo ha maggiori possibilità il lavoro, il prestigio, il patrimonio...il suo universo si allarga, rispetto a quello della donna che è uniterale tutto proteso nello scopo che probabilmente le sarà stato inculcato fin dalla prima infanzia, dicevo nello scopo di trovarsi marito...
Beh, questa epoca non offriva altro alle donne, evidentemente che la possibilità di un bel matrimonio...
In questo universo limitato si inserisce la vicenda dell'amore di Darcy per Jane, che l'orgoglio di lei e il pregiudizio di lui rischiano di rovinare, ma poi le cose si sistemano...
Darcy aiuterà una delle sorelle di Jane a sistemarsi (ohibò, cosa vuoi non tutto può andare alla perfezione e alla Signora Bennet, l'infaticabile cerca-mariti sarà venuto il mal di fegato visto che sua figlia era scappata con un uomo)e poi c'è l'inevitabile lieto fine che conclude una vicenda sciropposa e priva di colpi di scena.
Detto questo e visto che l'autrice era figlia di un ecclesiastico le si può perdonare lo stile austero e i personaggi scialbi...
La storia inserita in questo contesto ha un suo stile, anche se io l'ho trovata un tantino pesante.
La consiglio tuttavia ai lettori appassionati del genere classico.
Saluti.
Ginseng666
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Commenti
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Ciao.
Gineisa
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anche se penso che in Jane Austen prevalesse una certa ironia
nel tratteggiare una società così attaccata al concetto del "buon matrimonio" e così poco rispettosa dell'intelletto femminile.
Purtroppo non c'è ancora una vera presa di coscienza femminista,
ma secondo me è già apprezzabile, considerata l'epoca in cui scrive, il rilievo dato dall'autrice al personaggio di Liz, l'unica con un po' di cervello e che non ha tutta quest'ansia di sposarsi.
Un salutone :)