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L'amico Vittorio
Un giorno ci capita di ritrovare un ragazzo sulla trentina con un cervello enorme(Hugo aveva una capacità cranica di 2 Lt.),riesumato da un remoto e polveroso angolo di libreria,così,tanto perchè non si sà cosa leggere,visto che altre volte era stato disseppellito,e poi rimesso mestamente al suo posto.L'inizio non è dei più promettenti,il narratore,che ci racconta gli eventi standoci a fianco e non dentro la vicenda,si dilunga in interminabili e a volte incomprensibili descrizioni di situazioni e paesaggi,ma la vetta questa volta deve essere conquistata,così proseguiamo a fatica la lettura.
Se siamo tenaci,se sopportiamo l'amico Victor,se gli dimostriamo di essere fedeli,egli ci premierà.
Così tutto d'un tratto fuoriescono affreschi nitidi e dettagliati di personaggi dalle personalità complesse,vicende,intrecci,colpi di scena,amore,odio,vendetta,passione,carità,nell'insieme condito da uno stile scorrevole e confidenziale,da un senso ironico divertentissimo,dando vita ad un affresco della Parigi e dei Parigini del '400 che incanta e ci tiene incollati alla lettura.
Non mi dilungo sulla vicenda,ogni recensione più approfondita su Hugo e la sua opera potrebbe essere sacrilega fatta da un comune lettore,mi sento solo di consigliarne a tutti la lettura,per puro svago e per arricchimento.
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Commenti
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Lo sto leggendo in questi giorni ed in effetti l'incipit è veramente tosto....
A presto
Silvia
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Eccezionale anche il passaggio sulla capacità cranica...
Grande Marcello!